Tagliacozzo. Saluto romano attorno all’insegnante nel selfie dopo la maturità, un professore marsicano, Paolo Guadagnoli, originario di Tagliacozzo fu al centro di polemiche per una foto scattata in una scuola di Roma che a luglio divenne virale. L’ufficio scolastico aveva avviato un’istruttoria che ha accertato “la totale estraneità del professore al saluto romano”.
I fatti avvennero all’interno dell’istituto Pirelli di Roma. “Sono cadute tutte le accuse nei confronti del professore Paolo Guadagnoli dell’Istituto Superiore “Pirelli” di Roma per omofobia, razzismo, discriminazione e simulazione di atti sessuali in classe”, ha dichiarato il legale del professore Guadagnoli, l’avvocato David Ficini.
“Si è conclusa l’istruttoria svolta dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio accertando la totale estraneità del professore Paolo Guadagnoli al “saluto romano” nonché l’insussistenza di comportamenti omofobi, della simulazione dell’atto sessuale e di ogni forma di discriminazione a danno degli studenti e delle studentesse. Nessun riscontro anche in merito a coinvolgimenti attivi nella produzione fotografica. Stesse conclusioni a cui già era giunta l’indagine interna dello stesso IIS “Leopoldo Pirelli” che aveva disposto l’archiviazione. Molti i riscontri al vaglio dei legali, avvocato Manuela Acciaroli e avvocato David Ficini, da cui emergono le reali motivazioni che hanno originato le infondate accuse mosse peraltro da una singola studentessa del quinto anno che, senza consenso e nel corso degli anni, ha acquisito foto e video diffondendoli ai mass media e supportando gli stessi con fantasiose e distorte ricostruzioni dei fatti che hanno leso gravemente la reputazione personale e professionale del professore Paolo Guadagnoli, e di cui i diretti responsabili saranno chiamati a rispondere dinanzi alle competenti autorità giudiziarie. Il professore Guadagnoli, che continua a svolgere il suo ruolo di docente con dedizione e correttezza, esprime profonda gratitudine ai suoi studenti che, anche al rientro a scuola, hanno manifestato la loro grande solidarietà nei suoi confronti, conoscendone peraltro la sua integrità nonché la verità dei fatti. Un ringraziamento anche ai loro genitori ed alcuni colleghi”.