L’Aquila. Pioggia e neve non hanno fermato ieri la prima messa all’opera della trincia meccanica acquistata anche con le donazioni raccolte da Confagricoltura L’Aquila, insieme a un pacchetto di ore lavoro pagate e di piantine d’olivo da mettere a dimora per rigenerare e far ripartire il mondo agricolo del territorio del Montiferru, in provincia di Oristano, gravemente colpito dagli incendi dello scorso luglio 2021.
Ci si è dati appuntamento a “Sa Tanca Manna”, in un luogo simbolo e dal forte impatto emotivo, a poca distanza dall’oleastro millenario divorato dalle fiamme. Al cospetto del “patriarca”, in un’area dove l’olivicoltura rappresentava una delle realtà di maggior eccellenza dell’isola, si sono ritrovati agricoltori e allevatori, i componenti dell’Associazione Montiferru, i vertici di Confagricoltura Sardegna, la rappresentanza di Confagricoltura l’Aquila formata dall’allevatore Tiziano Iulianella, Stefano Fabrizi e Kathia Durakova, assente per motivi di salute, Valeria Gallese.
“Proprio da oltre Tirreno, da nord a sud, e in particolare dall’Abruzzo sono arrivate importanti donazioni tra risorse dirette e fondi del 5 per mille”, così il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele.
“Quando l’estate scorsa le immagini dei roghi hanno fatto il giro del mondo, molti nostri associati ci hanno chiamato da diverse parti d’Italia per mettersi a disposizione e darci una mano. È partita così una raccolta fondi spontanea che proprio nei territori dell’Aquilano ha toccato il punto massimo della solidarietà, attraverso l’impegno dei nostri dirigenti Tiziano Iulianella e Valeria Gallese che hanno accolto l’invito del blogger social “L’Abruzzese Fuori sede”, quando aveva lanciato la proposta di fare una ‘paradura’ economica da destinata al Montiferru”, conclude il presidente Mele.
“Dopo gli incendi devastanti che hanno colpito il territorio del Montiferru l’estate scorsa, la nostra Onlus si è subito attivata, insieme a Confagricoltura, per organizzare una raccolta fondi che potesse supportare economicamente le aziende e le comunità interessate da questo terribile disastro economico, ambientale e sociale Ci auguriamo che gli interventi messi in campo possano portare, sia pur in minima parte, ristoro e conforto agli agricoltori sardi a cui oggi ci sentiamo più vicini di ieri”, il commento di Angelo Santori, presidente di Senior – L’Età della Saggezza Onlus.
Nel ringraziare i vertici dell’Associazione Montiferru per la splendida ospitalità Tiziano Iulianella ha evidenziato: di aver visto e toccato con mano il disastro provocato dall’incendio che nessuna immagine televisiva può compiutamente rappresentare. Le migliaia di mozziconi di olivi secolari e querce saranno testimonianza di questa calamità unitamente alle storie degli allevatori che hanno perso il bestiame e gli ovili. Ci fa piacere aver conosciuto questa associazione costituita da allevatori, agricoltori e volontari che saranno impegnati per anni a ricostruire oliveti e ripulire il sottobbosco in modo che la natura possa rigenerarsi”.
Alcuni dati sul rogo. Sono quasi 20 mila gli ettari investiti dalle fiamme. Oltre 600 i capi morti tra ovicaprini, bovini, suini ed equini. Tra i 900 e i 1000 ettari gli oliveti distrutti, mentre sono quasi 200 le aziende professionali colpite e circa il doppio quelle non professionali.