Avezzano. Mettono a segno un colpo al Cam durante la notte, aperta la cassaforte con la fiamma ossidrica e prelevato il denaro, poi irrompono nell’ufficio di ragioneria e prendono altro denaro. Ingenti i danni causati nell’incursione. Giallo sulle modalità di irruzione visto che la porta d’ingresso non presenta evidenti segni di scasso. Secondo una delle ipotesi, il ladro potrebbe aver utilizzato la chiave. Ma come poteva la banda esserne in possesso? I ladri hanno portato via un magro bottino visto che il denaro nella cassaforte era stato portato via da poco. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Avezzano, coordinati dal capitano Enrico Valeri. Per mettere a segno il furto nella struttura di Caruscino i ladri hanno utilizzato l’attrezzatura necessaria per aprire la cassaforte all’interno dei magazzini del consorzio acquedottistico, poi con la fiamma ossidrica hanno praticato un foro e rubato il denaro, poche centinaia di euro. Negli altri uffici i ladri hanno trovato ulteriori piccole somme di denaro, ma i danni causati si aggirano intorno ai 10mila euro. Non è la prima volta che nelle sedi del Cam avvengono strani furti. Un altro colpo è avvenuto recentemente nella sede di Poggetello, frazione di Tagliacozzo, dove era stato prelevato del materiale. Due giornalisti, che stavano colloquiando con due dipendenti, erano stati “sequestrati” da un terzo responsabile, sopraggiunto successivamente e che aveva loro chiuso la strada con un’auto di servizio del Cam, tenendoli bloccati fino a quando non sono stati costretti a chiedere l’intervento dei carabinieri. Su quei furti non si è più saputo nulla. Ai giornalisti non sono mai arrivate le scuse pubbliche per l’increscioso episodio da parte dei vertici del Consorzio acquedottistico.