Avezzano. Arriva il “Sistema Marsica” per contrastare in parte gli effetti negativi del mancato inserimento del territorio marsicano da parte della Regione nei benefici dell’ex art.107.3c. E’ stato deciso nell’ambito di una riunione dei sindaci ad Avezzano, convocata dal sindaco Gianni Di Pangrazio al fine di ridefinire un modello di programmazione e sviluppo locale a tutti i livelli. Un incontro convocato in attesa dell’arrivo del presidente della Regione che già una volta ha rinviato l’appuntamento previsto per ieri. All’incontro hanno partecipato una decina di sindaci che hanno fissato le linee per un documento da consegnare al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso che, scongiurando ulteriori rinvii, dovrebbe essere ad Avezzano il 3 settembre prossimo. E’ stato costituito allo scopo un gruppo di lavoro composto dai sindaci di Sante Marie, il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, di Trasacco, Mario Quaglieri, San Benedetto, Quirino D’Orazio, Ovindoli, Pino Angelosante, e Cappadocia, Lucilla Lilli. Il gruppo di lavoro, secondo quanto stabilito dal documento stilato in Comune, “avrà come referente il presidente del Consiglio regionale”, cioè Peppe Di Pangrazio. Dovrà redigere entro 60 giorni un documento con i tempi e i modi di intervento.
“Dobbiamo fare squadra”, ha sottolineato il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, “e dobbiamo fare sistema che significa accelerare il profondo cambiamento culturale nella gestione della cosa pubblica e nel management dell’impresa privata per cogliere insieme le opportunità che ha la Marsica”. I sindaci vorrebbero riuscire ad attrarre investimenti nei settori dell’agricoltura, del turismo sostenibile, della cultura, della digitalizzazione delle reti museali e teatrali e avanzare una proposta integrata di fruizione di luoghi culturali che si trovano nel territorio. Per fare questo sarà necessario però sviluppare la cultura dell’accoglienza.
“Il progetto Marsica”, si legge nel documento redatto dai sindaci, “dovrà dare vita a un “contenitore politico e tecnico”, con strumenti che possano conferire poteri di indirizzo e di attuazione nella programmazione del piano strategico, sintetizzando i contributi e le proposte dei Sindaci”. in sostanza si tratta di una sorta di Agenzia dello sviluppo territoriale unica.
I Comuni dovranno fare un protocollo di intesa con la Regione Abruzzo che conterrà diverse aree di intervento. Si va dalla filiera agroalimentare e agroindustriale come i fondi PSR, bacini idrici del Fucino, ma anche infrastrutture come l’apertura dell’interporto con uffici logistici delle Dogane, la Borsa merci, incubatori di start-up, velocizzazione ferrovia Sulmona-Roma e Avezzano-Sora, banda larga e internet veloce. Ma anche sostegni economici come il microcredito, oltre a una rete turistica e culturale come i “Teatri dei Marsi”. Senza dimenticare il sociale, con servizi di welfare territoriale. Sembra quasi un libro dei sogni, ma i sindaci, quello di Avezzano per primo, sono convinti che possa essere realizzato.