Carsoli. La vicenda della scomparsa di Tullio D’Andrea,IL 52 enne di Carsoli, fortunatamente si è conclusa bene. Oggi ha ripreso infatti le sue abitudini, e si è subito ben riadattato al suo ambiente. Le sue condizioni sono buone, nonostante abbia girovagato notte e giorno per la capitale romana fin da domenica 30. Come ricordiamo è stato trovato ieri sera in un Centro Sportivo nella zona di via Cristoforo Colombo. Attraverso il nostro giornale la sorella Lidia esprime un caloroso ringraziamento a tutta la comunità che si è stretta e preoccupata fortemente per le sorti di Tullio. Una brutta esperienza per i familiari, ma anche per gli amici, i conoscenti e la popolazione tutta. Ma a fornire gli elementi utili a rintracciare la famiglia è stato Tullio stesso, che era infreddolito, ed in uno stato confusionale. Era stato notato nel centro sportivo, in particolare nel bar dove proprio per la sua consueta abitudine di mettere moltissimo zucchero nel caffè. Alla chiusura i gestori non lo hanno scacciato, ma hanno avuto il buon cuore di avvisare una associazione di volontariato della zona. Di qui l’arrivo di tre ragazzi che hanno cercato in tutti i modi di farlo parlare con tono comprensivo ed amicale. Tullio aveva con se una fotocopia della carta di identita’, ma in questi casi purtroppo persone non qualificate alla perquisizione personale non potevano certo mettergli le mani in tasca o addosso. Egli è riuscito quindi a parlare di sua sorella, e dopo vari tentativi è perfino riuscito a fornire il numero del telefono fisso. Di qui la chiamata alla famiglia e alle forze dell’ordine, le quali avevano gia’ la scheda relativa alle persone comparse. “Non appena ricevuto la telefonata – afferma Lidia D’ Andrea – abbiamo chiamato alcuni nostri parenti di Roma che nel giro di cinque minuti hanno potuto raggiungere il Centro Sportivo, e ci hanno fatto sentire la voce di Tullio. A quel punto abbiamo tirato un vero sospiro di sollievo”. Dopo giorni di ansia e di tensione quindi la partenza verso Roma, dove Tullio era stato anche visitato dai medici del 118, i quali non hanno ritenuto di disporne il ricovero ospedaliero. In nottata dunque è stato riportato a casa, ed oggi ha ripreso la sua vita di sempre. Ora per il suo bene, bisogna tornare alla normalità, e questa brutta storia dovra’ far parte solo di un brutto ricordo che per fortuna ha avuto un epilogo positivo. (d.i.)