Canistro. “C’è stato un lotto ritirato, quindi poche bottiglie di vetro da un litro, e solo a livello cautelativo perché si è in attesa di conoscere i risconti del Ministero e le analisi della Asl provinciale di Frosinone che è stata investita del caso. Ma le nostre analisi interne dicono che non ci sono sostanze nocive per la salute”.
Così la società Santa Croce sul ritiro “cautelativo” da parte del Ministero della salute di un lotto (BL060A10 con data di scadenza nel marzo del 2020) di bottiglie di vetro da un litro dell’omonimo marchio di acqua minerale di rilevanza nazionale prodotta nello stabilimento di Canistro, dove dallo scorso mese di febbraio si imbottiglia dalla sorgente “Fiuggino”.
“Secondo quanto ci risulta la problematica si sarebbe verificata nella provincia di Frosinone e sarebbe riferita a piccoli frammenti visibili nella bottiglia da un litro, una situazione che può capitare perché l’acqua può mutare per svariati motivi, tra cui la non perfetta conservazione, una volta uscita dallo stabilimento e consegnata ai distributori, in tal senso, si sottolinea che il vetro non viene venduto ai supermercati ma ai soli ristoranti”, chiarisce la società Santa Croce che, attualmente, ha il suo cuore produttivo nello stabilimento nel comune di Castelpizzuto, in provincia di Isernia.