Avezzano. Ritardi nell’adeguamento e potenziamento delle terapie intensive all’ospedale di Avezzano, le associazioni di categoria del territorio Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Confagricoltura, Confindustria e Ance lanciano un appello affinché “non possono essere sempre le imprese private ed i loro dipendenti a pagare il conto”.
“Le nostre aziende vogliono tornare a lavorare”, si legge nella nota, “chiedono a gran voce di avere ristori congrui e tempestivi ma soprattutto sono preoccupate per la nuova impennata dei contagi delle ultime settimane nella nostra Regione e per la possibile veloce saturazione dei posti letto nelle terapie intensive, in particolare nel presidio ospedaliero di Avezzano. Ad un anno dall’inizio della pandemia, con il criterio legato alla definizione delle restrizioni imposte con i vari Dpcm, anche per le attività economiche, da sempre ancorato principalmente alla pressione ospedaliera legata ai reparti covid e di terapia intensiva, abbiamo assistito da una lato (in molte Regioni d’Italia e sulla costa per quanto riguarda l’Abruzzo), fra la prima e la seconda ondata, all’attivazione di investimenti importanti per aumentare la capacità ricettiva e di servizio per i malati di covid e dall’altro (la Marsica) ad una serie di sterili promesse mai vicine ad essere minimamente concretizzate”.
“Siamo stufi di questi atteggiamenti”, sottolineano le associazioni, “ed il mondo produttivo che noi rappresentiamo non ha alcuna intenzione accettare questo stato di cose, “non possono essere sempre le imprese private ed i loro dipendenti a pagare il conto. Siamo attualmente in zona arancione, ma i dati e le previsioni fanno di nuovo intravedere la possibilità di ritornare in zona rossa, con le conseguenze che purtroppo conosciamo ed il rischio, concreto che, ancora una volta, di fronte al peggiorare dei dati sanitari, i sacrifici maggiori vengono chiesti a chi ha un’attività in proprio e ai suoi dipendenti”.
“Le nostre associazioni nazionali stanno facendo pressione sul Governo perché si acceleri a tutti i livelli con la campagna di vaccinazione”, proseguono, “l’unica via certa per uscire da questa situazione. A livello locale, dopo aver sostenuto le iniziative di proposta e di protesta, del Sindaco di Avezzano e dei Sindaci della Marsica e delle Organizzazioni Sindacali, torniamo con forza a chiedere alla Regione Abruzzo di procedere, urgentemente, all’aumento dei posti letto in terapia intensiva nell’ospedale di Avezzano. Economia e Salute vanno di pari passo, la sopravvivenza ed il futuro delle imprese della Marsica dipende anche e soprattutto dall’efficienza e dalla capacità di risposta del nostro sistema sanitario. Da mesi si parla dell’allestimento di nuovi posti letto di terapia intensiva all’interno dell’ospedale. In seguito si è paventata la possibilità di utilizzare moduli prefabbricati per la terapia intensiva, ipotesi che poteva essere risolutiva ma è svanita nel nulla. Ora sembra che si stiano completando i lavori nel reparto di sub-terapia intensiva con sei nuovi posti letto, mentre per gli ulteriori 10 promessi da tempo si parla di una ristrutturazione (con lavori da eseguire all’interno in piena emergenza sanitaria) del reparto di Rianimazione, con tempi ancora da definire. Insomma una gran confusione e finora poche soluzioni concrete, con il rischio di ritrovarci ad affrontare la terza ondata con le medesime condizioni di prima. Non sta a noi dare indicazioni sulle soluzioni, ma certamente non vogliamo più esitare nel far sentire la voce delle imprese, ne va del nostro futuro. Occorre fare in fretta”, concludono, “e metter in atto tutte le azioni necessarie a salvaguardare la popolazione marsicana e con essa il tessuto imprenditoriale del territorio”.