Ci arrivano in massa, da Roma e dalla costa. Tutti i giorni. Per il weekend (in doppio turno a pranzo e a cena) occorre prenotare con almeno un paio di mesi di anticipo. In un anonimo pranzo di un giovedì primaverile, ci trovi gruppi di motociclisti, coppie di ogni età, tavolate di pensionati in gita fuori porta… In un periodo in cui molta ristorazione fatica ancora a ritrovare la formula giusta, dopo lo stop forzato dei due anni di pandemia, c’è chi la parola crisi non sa davvero cosa sia! Eppure, per trovare il ristorante Da Rossella, a Tufo di Carsoli, ti devi impegnare: non si trova certo su rotte turistiche battute, e il borgo in sè, a parte qualche bel murales e le vicine Grotte di Pietrasecca, non è che offra chissà quali attrazioni.
Il motivo è tanto semplice, quanto tremendamente efficace: le porzioni sono talmente grandi da stendere anche il più vorace dei mangiatori di pasta! Al di là della cucina semplice e genuina, proposta a prezzi commoventi, molti ci vanno per mettersi alla prova contro gli ormai famosi piatti over-size, da esibire come trofeo fotografico con gli amici. Super instagrammabili, come va di moda ai tempi dei social.
Il piatto simbolo? senza dubbio il raviolone, riempito di ricotta e spinaci, e condito in vari modi (sugo semplice, ragù di pecora, funghi, tartufi, e un mix di tutto questo…). Un solo raviolo pesa, con il condimento, circa 450 grammi: ma una porzione ne conta tre! Fate voi il conto…
“Io ancora non ci credo” – mi racconta con sincerità Gianni, il titolare – “siamo sempre pieni e ci chiamano da tutto l’Abruzzo e da Roma. In realtà, l’idea di fare queste porzioni “abbondanti” non nasce da una strategia di marketing studiata a tavolino. A casa di mia suocera Rossella si è sempre fatto così. Io e mia moglie Antonella abbiamo semplicemente riproposto un tipico pranzo tra parenti e amici, ovviamene in un contesto di ristorazione“.
“La pasta ripiena è ancora preparata da mia suocera, con la collaborazione di un “personale di cucina” molto speciale: zia Laura, zia Vittoria, Giovanna e Katiuscia, mie amiche d’infanzia. Il resto della pasta invece lo prepara nostra zia Annamaria, mentre gli gnocchi sono fatti da Zia Alfonsina, la sorella di Rossella. Guai a cambiare i ruoli: sono gelosissime di quello che fanno! La brace è curata da Claudio, mio cugino, mentre i dolci sono tutti fatti da mia moglie Antonella, che cucina e mi aiuta in sala, insieme a Vanessa ed Eleonora. Poi c’è lo staff della sera: Cecilia pizzaiola, Angela aiuto pizzaiola e Angela aiuto cucina“.
E se qualcuno, guardando le foto, può pensare che sia un’esagerazione e un invito allo spreco, in realtà la proposta va proprio in direzione opposta: tutto quello che non mangi, te lo impacchettano con ordine e te lo porti a casa. Non ho provato carni e pizze (indovinate perché?), ma è una scusa per tornarci.
Da Rossella
Via Della Vittoria 18, 67061 Tufo, Carsoli
Tel: 345 273 9195
P.S. – Spero sia chiaro che questa non è una pubblicità. Pensate ne abbiano bisogno?