Celano. Si sono picchiati per strada, in diversi episodi, sembrerebbe senza motivo. Probabilmente ubriachi, dopo la festa del paese. Un giovane è finito in ospedale ed è ricoverato nel reparto di maxillo-facciale dell’ospedale dell’Aquila. Un altro è stato curato in pronto soccorso e ha avuto una prognosi di 15 giorni. Altri hanno delle ferite.
È successo la notte tra il 26 e il 27 agosto, dopo il concerto organizzato in piazza IV Novembre a Celano, per la festa dei Santi Martiri. Un evento che ogni anno raccoglie in città migliaia di visitatori che arrivano anche da fuori.
I carabinieri della stazione di Celano stanno lavorando da giorni per cercare di ricostruire l’esatta dinamica degli scontri.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, possibile grazie alla testimonianza di alcuni dei protagonisti della vicenda, la prima rissa è scoppiata in località Cittadelle, in un parcheggio, non lontano dalla piazza principale.
Non si sa se per qualche apprezzamento a una ragazza oppure senza motivo. È successo tutto intorno alle quattro. Il gruppo composto da celanesi e avezzanesi, tutti intorno ai venti anni, si è incontrato di nuovo, poco dopo, davanti la chiesa di San Francesco. E lì ancora calci, pugni e tante botte. Coinvolti tanti giovani. Alcuni hanno presentato già una denuncia alle forze dell’ordine, altri ancora no. Il ragazzo ricoverato all’Aquila, di Avezzano, ancora non ha presentato una querela.
Non lo ha fatto ancora nemmeno un giovane di Celano, ferito al volto. Sembrerebbe anche che a casa sua siano arrivati i genitori di altri ragazzi coinvolti per chiedere scusa.
All’arrivo dei militari della compagnia di Avezzano del nucleo radiomobile, giunti sul posto allertati dal 112, per sedare le risse, accadute sotto gli occhi di testimoni che però sembrerebbe non si siano fatti avanti ancora per chiarire l’accaduto, erano ancora numerosi i giovani che bivaccavano nel centro della città. Molti erano ubriachi. Sembrerebbe che i bar fossero ancora aperti.
I carabinieri sono a lavoro anche sulle riprese delle telecamere della videosorveglianza. Pare però che alcune non funzionino e che quindi non abbiamo restituito immagini utili alle indagini.
Si sta indagando per capire se fossero coinvolti anche dei minorenni. Non è detto che già dalle prossime ore il quadro della situazione sia più chiaro e definito e i responsabili dei disordini siano raggiunti da provvedimenti.