Avezzano. Una rissa in centro per l’accensione di un fuoco in cortile si trasforma in tragedia con l’aborto di una donna al terzo mese di gravidanza e cinque feriti. E’ accaduto in via Crispi 48, la palazzina conosciuta in città e al centro delle polemiche perché abitata da molte persone che si trovano ai domiciliari. L’arresto è scattato per Danilo Tatangelo, operaio, Alessandro Vigliotti, entrambi di Avezzano, e Abdellah El Monthassir, marocchino. Sono finiti ai domiciliari con l’accusa di rissa pluriaggravata per aver cagionato un aborto. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Avezzano che indagano sul caso e i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio in cortile. La discussione è sorta tra la moglie incinta dello straniero, anche lei marocchina, infastidita dal fumo, e l’operaio. Subito dopo c’è stato l’intervento del marito della donna, El Monthassir, e di Vigliotti, che ha fatto inizialmente da paciere per poi rimanere coinvolto nella rissa. È poi intervenuta anche la commerciante che aveva chiesto di bruciare sterpaglie e materiale vario, rimasta leggermente ferita e denunciata. La ragazza marocchina è ricoverata nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale civile di Avezzano. Gli agenti della squadra anticrimine stanno cercando di ricostruire l’accaduto e gli arrestati sono difesi dagli avvocati Roberto Verdecchia e Mario Del Pretaro.