Avezzano. Risparmi spariti dal conto dei pensionati. Sotto accusa il direttore dell’ufficio postale nel periodo della scoperta degli ammanchi. Per i reati di peculato, falsità ideologica e materiale, è finito Raffaele Di Renzo, 42 anni, di Avezzano, finito ieri mattina davanti al collegio presieduto dal giudice Zaira Secchi. E’ stato ascoltato uno dei pensionati. ha raccontato di aver perso tutti i risparmi di una vita in un colpo solo e di aver trovato improvvisamente un ammanco di 10.500 euro.
Secondo le accuse si sarebbe impossessato, in qualità di direttore dell’ufficio postale di Villavallelonga, dei risparmi di persone anziane del paese per una somma di 30mila euro. L’udienza è stata aggiornata al 3 dicembre prossimo per la discussione.
I fatti risalgono agli anni che vanno dal 2011 al 2012. In quest’arco temporale, sempre stando all’accusa, il direttore dell’ufficio postale sarebbe venuto in possesso dei soldi degli anziani che avevano risparmi e buoni fruttiferi.
Le somme erano inizialmente in lire e, dal 2001, poi convertite in euro. Parte del denaro che si ritiene sia stato sottratto, riguarda anche interessi maturati sui depositi e buoni fruttiferi emessi dal 1991 in poi.
Per far risultare tutto in regola, sempre in base all’accusa, Di Renzo avrebbe compilato anche false distinte d’ordine degli assegni circolari con addebito sui conti dei correntisti e avrebbe apposto firme false su documenti e false attestazioni di avvenuti rimborsi dei titoli. In un’occasione avrebbe anche presentato ai carabinieri della stazione di Trasacco, competenti per territorio, una falsa denuncia di smarrimento di un titolo di credito.
Una decina i pensionati interessati dal presunto raggiro. Proprio uno di loro, però, aveva notato che i conti non tornavano e si era rivolto alle forze dell’ordine. L’accusa è stata rappresentata dal pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato. Per ora le poste hanno rimborsato i titoli e gli interessi ai correntisti.