Magliano de’Marsi. Rilanciare la protezione e la gestione della Riserva Statale “Monte Velino”, attraverso interventi tesi a migliorarne la naturalità e lo stato di conservazione degli ecosistemi e delle specie selvatiche, e contemporaneamente promuoverne la fruizione da parte degli appassionati di natura, di montagna e di escursionismo.
Il programma concordato all’inizio del mese di ottobre tra il Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro Bruno Petriccione (ente gestore della Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”), il sindaco di Magliano de’Marsi Mariangela Amiconi, il Sindaco di Massa d’Albe Nazzareno Lucci e il Commissario del Parco Regionale Sirente Velino Igino Chiuchiarelli, segna la prima azione concreta con la convocazione di una riunione pubblica alla quale sono inviate a partecipare tutte le associazioni e guide escursionistiche, come anche tutti gli appassionati di Natura e montagna. La riunione si svolgerà giovedì 21 novembre, alle 17, presso il Centro Visite della Riserva a Magliano de’Marsi.
Durante la riunione saranno discusse e condivise con tutti gli interessati le norme di comportamento e di fruizione del territorio della Riserva, basate sulla vigente normativa europea e nazionale (che pone come priorità assoluta la tutela e la conservazione degli elevatissimi valori ecologici protetti) e riassunte in una sorta di “decalogo” condiviso tra i Carabinieri per la Biodiversità e le Amministrazioni comunali di Magliano de’Marsi e di Massa d’Albe, in modo da sgombrare il campo dagli equivoci, fare chiarezza sui comportamenti consentiti e su quelli vietati e razionalizzare la fruizione del territorio della Riserva senza compromettere lo stato di conservazione degli habitat naturali e delle preziose specie selvatiche che la Riserva custodisce.
Nell’ambito delle attività di rilancio della Riserva, il Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro provvederà, direttamente con il suo personale operaio, a sistemare i sentieri escursionistici e a favorire la rinaturalizzazione delle aree degradate. Le attività escursionistiche saranno regolamentate secondo le norme vigenti per tutte le Riserve Naturali Statali istituite su demani comunali, razionalizzandone tempi, luoghi e modalità (in particolare, occorrerà richiedere specifiche autorizzazioni per gruppi numerosi o comitive), in modo da non compromettere la protezione, che dura da oltre trent’anni, dei 3.500 ettari di territorio della Riserva e dei suoi eccezionali valori ecologici, tra i quali dieci habitat di interesse dell’Unione Europea, 600 specie vegetali e quasi tutte le specie di vertebrati tipiche degli Appennini.