Avezzano. Continuano le prese di posizione contro il rischio di tagli e di chiusura per il Tribunale di Avezzano. Stavolta è la Confcommercio ha lanciare l’allarme parlando del rischio di una crisi anche commerciale che potrebbe scaturire dalla soppressione del palazzo di giustizia marsicano, il terzo della regione per mole di lavoro. Ecco la lettera del presidente della Confcommercio Robeto Donatelli:
“Ci risiamo. Ormai con una periodicità sempre più ravvicinata ed una ostinazione degna di miglior
cause, scelte e decisioni, non assunte dal territorio, calano sul capoluogo e sul capo di chi ad Avezzano ci
opera e ci vive.
Ci riferiamo a scelte assunte in passato – leggasi “pianeta sanità” e ci riferiamo al futuro prossimo,
leggasi “pianeta giustizia”.
E si, proprio così, perché non era bastato infliggere al capoluogo della nostra terra marsicana tagli,
chiusure, diavolerie varie, che giorno dopo giorno stanno riducendo la quantità e la qualità dei servizi
essenziali ai cittadini.
Tanto è vero che hanno avuto la brillante idea di arrivare a configurare, nel mentre infuriava la bufera
finanziaria, la soppressione del Tribunale di Avezzano.
Ora, questa scelta scellerata è sotto gli occhi di tutti i residenti avezzanesi e di tutti i marsicani che
abitano e vivono nei trentasei Comuni del comprensorio.
Bene, anzi male, come non vedere, come non considerare gli effetti e le conseguenze negative che
questa scelta potrebbe produrre a vario titolo e su ogni livello sociale ed economico.
Tralasciando l’andirivieni che quotidianamente si produrrebbe in direzione del capoluogo di provincia
che come tutti sanno o dovrebbero sapere, è alle prese con problemi di logistica e di traffico non
indifferenti, effetti di un sisma che ne ha stravolto i connotati infrastrutturali, sociali ed urbanistici, non
considerando i disagi che direttamente ed indirettamente si configurerebbero per migliaia di persone,
sarebbe il caso a nostro avviso almeno considerare ciò che tale decisione produrrebbe al sistema
economico marsicano che attualmente, nonostante la crisi, nell’ambito provinciale ancora presenta
vivacità.
E ancora, per non essere affetti dalla cecità della scelta, in un territorio che confina da più parti con
pericoli di contaminazione di malavita organizzata, finora ben presidiata dalle Forze dell’Ordine e dalla
Procura della Repubblica , chiudere il tribunale di Avezzano, è una scelta giusta?
Ecco, secondo noi, già solo queste evidenti questioni dovrebbero indurre chi ancora è dotato di un filo
di buon senso, a rivedere con occhi seri una scelta così contraria al buon senso”.