Redazione – E’ in arrivo il regalo di Natale per gli automobilisti che percorrono le A24 e A25 gestite da Strada dei Parchi. A nulla, finora sono serviti gli appelli della stessa società, e le altre azioni a vario titolo intraprese dalle istituzioni locali per scongiurare un nuovo aumento decorrente dal prossimo primo gennaio 2019. Ma oltre al danno potrebbe celarsi anche la beffa. Nella relazione ministeriale infatti recante gli aumenti per le tariffe di pedaggio nel 2019, l’incremento per le tasche dei viaggiatori sarebbe addirittura del 6%. Indiscrezioni, inoltre paventano anche l’ipotesi di un costo aggiuntivo per recuperare il “congelamento” attuato nei mesi di ottobre, novembre e Dicembre. Il che costitituirebbe un vero e proprio salasso. Intanto Strada dei Parchi prosegue il suo conto alla rovescia, evidenziando che mancano 7 giorni per scongiurare gli aumenti, e tutto dipende dal Governo. “Il primo gennaio aumenteranno i pedaggi autostradali in tutta Italia – afferma in una nota SDP – e vale la pena di ricordare che, dall’ottobre scorso sino al 31 dicembre 2018 ed in modo autonomo, la Strada dei Parchi ha deciso di congelare gli aumenti scattati a gennaio scorso (12,89%) e decisi dal precedente governo. Aumenti sui quali lo Stato incassa il 57%.
A partire dal primo gennaio prossimo tale sconto dunque cesserà e inoltre partiranno nuovi aumenti, come previsto dalla Convenzione vigente. Strada dei Parchi ritiene che i nuovi rincari possano essere scongiurati. Serve solo la buona volontà del governo, che si traduce nell’approvazione del nuovo Pef (Piano economico e finanziario) bloccato dal 2013, su cui la Società ha già manifestato la propria disponibilità per arrivare ad una definizione condivisa. L’elaborazione di un nuovo Piano Finanziario consente di dare certezze sia sul piano dell’adeguamento sismico di A24 e A25 sia su quello degli investimenti necessari. Che si traduce in un doppio vantaggio per gli utenti, con una autostrada ancora più sicura e con una politica degli incrementi dei pedaggi maggiormente contenuti nel tempo. Ricordiamo infine come, già oggi, gli inutili allarmismi sulla sicurezza del tracciato hanno prodotto una riduzione del traffico del 7%. Un colpo per l’economia ed il turismo dei territori. Spetta al governo decidere. Ed in tal senso Strada dei Parchi ha chiesto un incontro urgente al MIT” Finora però disatteso.