Avezzano. “È inconcepibile che dopo una fase di stabilizzazione e riordino e dopo il conferimento degli immobili da parte del Consiglio regionale con una propria legge, che ha ricostituito in attivo la condizione patrimoniale dell’ex Crab oggi Crua, l’attuale amministratore Micucci nominato dalla Giunta Regionale si trovi nella condizione di dichiarare l’esubero di personale”. È la dichiarazione del Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio alla notizia diffusa dal sindacato sulla dichiarazione degli esuberi da parte di Micucci, con il quale ha avuto un confronto questa mattina per esaminare la situazione e valutare tutte le possibili prospettive di salvaguardia e sviluppo. “Abbiamo lavorato per dare nuova prospettiva di sviluppo ai Centri regionali di ricerca in agricoltura, – continua il Presidente – per cui la notizia mi pare assolutamente non rispondente alla volontà del Consiglio Regionale. Dopo il confronto di merito di questa mattina con Micucci, chiamerò per un confronto diretto e sostanziale in Conferenza dei Capigruppo la Giunta regionale e lo stesso Micucci per chiarire quale sia l’orientamento sugli assetti giuridici, patrimoniali, di gestione e occupazionali dei Centri, che devono essere coerenti con la volontà espressa dall’Assemblea legislativa regionale.”
Sul caso è intervenuto il Consigliere regionale Lorenzo Berardinetti che chiede di “Sospendere da subito la procedura di licenziamento collettivo e avviare un percorso condiviso per trovare soluzioni alternative che salvaguardino l’occupazione dei lavoratori del Crua. In questi anni l’impegno di rilancio dei Centri di Ricerca è stato massimo, come Presidente della Commissione Agricoltura mi sono interessato personalmente a seguire le varie fasi di rilancio con l’unico intento di favorire la riorganizzazione di tutti i Centri di Ricerca in un Centro di eccellenza in grado di affrontare sfide ambiziose e dare il giusto servizio dell’agricoltura abruzzese. Sorprende ora che il ricorso al licenziamento collettivo sia individuato come unica soluzione percorribile. Personalmente è una decisione che non condivido affatto e che non vorrei che qualcuno considerasse questa vicenda un capitolo già chiuso. Esprimo la mia vicinanza ai lavoratori – conclude Berardinetti – ed auspico che la nuova governance, di concerto con la giunta regionale ed il Presidente D’Alfonso, rispettino quanto deciso in più provvedimenti legislativi di cui sono stato uno dei proponenti in Consiglio regionale.”