Avezzano. A dicembre Fim, Fiom e Uilm e il Coordinamento Micron hanno fatto un accordo di mobilità volontaria presso il Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza della presidenza del Consiglio, che avrebbe dovuto determinare la possibilità, per altri lavoratori, di essere assunti in St Microelectronics e la positiva soluzione della vertenza Micron. L’accordo era stato sollecitato anche dal Mise, probabilmente alla luce delle dichiarazioni fatte del premier a Catania in novembre.
“Ad oggi”, affermano dalla Fiom Cgil, “pur avendo chiesto più volte un incontro al Mise e alla presidenza del Consiglio, non abbiamo avuto risposta e questo non ci consente di capire se il pericolo dei licenziamenti sia scongiurato. Il Mise, informalmente, ci ha comunicato che la Micron non procederà in maniera unilaterale. Tuttavia, non avendo avuto nessuna formalizzazione di questa decisione, è opportuno essere pronti a riprendere la mobilitazione nel caso in cui l’azienda procedesse con la riapertura di una procedura di licenziamento collettivo. Quindi, ove la Micron avvii una procedura di mobilità per espellere i lavoratori e le lavoratrici ancora in Cigs, Fim Fiom e Uilm comunicheranno a tutti i lavoratori Micron e StM come ricominciare le azioni di mobilitazione”.