Tagliacozzo. Una reazione allergica che rischiava di essere mortale. E’ accaduto ieri pomeriggio nella città di Tagliacozzo quando una giovane di 38 anni, madre di due piccole bambine ha lottato tra la vita e la morte nel punto di primo di Intervento della città. Grazie alla rapida efficienza della dottoressa di turno e dello staff del 118, la donna è riuscita a salvarsi la vita, dopo alcuni momenti veramente paurosi. Giunta in ospedale, la giovane soffriva di un semplice prurito alle labbra, con un po’ di secchezza alla bocca, dichiarando di essersi autosomministrata poco prima una puntura di Voltaren in fiale.
Dopo aver allertato i medici su alcune sue allergie, lo staff stava iniziando a preparare una dose di cortisone da protocollo, quando all’improvviso la donna ha iniziato a manifestare un forte irrigidimento sul collo, sulla lingua e sulla bocca. In pratica un edema che interessava la parte alta delle vie respiratorie, causando un rischio di soffocamento, dovuto ad una particolare reazione allergica al farmaco autosomministrato. A quel punto, sono state necessarie ben tre dosi di adrenalina, una prima infra muscolo, ma senza risultato e altre due endovena. Dopo venti minuti, le condizioni della trentottenne si sono stabilizzate e con l’ambulanza è stata trasferita all’ospedale civile di Avezzano, dove ora versa in condizioni stazionarie, sotto controllo dei medici.
Un tragedia sventata, fortunatamente, da una parte grazie alla minima distanza tra l’abitazione della donna e l’ospedale Umberto I, dall’altra grazie soprattutto all’efficienza dello staff medico che ha agito repentinamente. La dottoressa di turno aveva inoltre avvertito anche l’elisoccorso, perché se dopo la terza dose di adrenalina le condizioni non si fossero stabilizzate, sarebbe stato necessario un intervento di urgenza che solo un ospedale più attrezzato avrebbe potuto effettuare. Un evento che in ogni modo deve far riflettere la politica locale, a partire dall’amministrazione comunale, ma in particolare l’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, che proprio quest’inverno si era presentato in sede di consiglio comunale straordinario promettendo la conferma del Punto di Primo Intervento nella città, senza alcun taglio progettuale. Se la paziente fosse dovuta essere trasportata direttamente ad Avezzano non ce l’avrebbe mai fatta e sarebbe morta, come dichiarano gli stessi medici intervenuti. Solo un pronto intervento rapido e competente è stato la chiave della salvezza della giovane. In una città turistica nel periodo estivo come Tagliacozzo, l’ospedale Umberto I e il punto di primo intervento si manifestano ancora una volta come un punto di riferimento vitale per i cittadini. Andrebbe potenziato e mai decentrato. @raffaelecastiglionemorelli