Lo si legge in una nota inviata alla stampa che continua:
A partire dall’assegnazione di almeno 15 dei 24 dei posti letto non utilizzati. I tre sindaci, dopo l’illustrazione della lunga serie di “storture” del piano di riordino da parte dell’assessore Maria Teresa Colizza, hanno sollecitato i consiglieri regionali a fare gioco di squadra.
“Quando escono queste cose”, ha sottolineato Di Pangrazio, “significa che in altri posti si sono uniti per la difesa del proprio territorio. Non vogliamo fare la guerra a nessuno, ma avere ciò che ci spetta in base ai numeri e mettere all’angolo chi fa i giochetti. Noi sindaci ci siamo”. Sollecitazioni in tal senso sono arrivate pure dai primi cittadini di Pescina e Tagliacozzo. Quaglieri e Angelosante hanno assicurato il massimo impegno per andare incontro alle richieste degli amministratori e degli operatori della sanità, a partire dai 24 posti per acuti non assegnati dal piano.
“Le richieste”, ha esordito Quaglieri, “sono corrette e percorribili per la tutela delle esigenze dei marsicani. Alcune cose, come l’Uoc di ortopedia, sono già in agenda: per le altre lavoreremo insieme. Il piano di riordino della rete ospedaliera deve fare un percorso che contempla anche il confronto con i sindaci: in commissione punteremo ad avere il massimo”. Sulla stessa lunghezza d’onda il collega Angelosante, giunto un po’ in ritardo per impegni istituzionali. Il piano di riordino, quindi, va rivisto nei vari passaggi verso la stesura finale per garantire servizi adeguati a una popolazione di oltre 140.000 utenti in zona prevalentemente montana.
Di Pangrazio, Zauri e Giovagnorio, in una nota congiunta al presidente Marsilio, l’assessore Verì e, appunto, i consiglieri regionali della Marsica, hanno contestato il declassamento dell’unità di ortopedia, radiologia interventistica e del centro traumi; la duplicazione delle strutture complesse di chirurgia vascolare e geriatria già operative ad Avezzano, anche all’Aquila, nonché la poca attenzione per i presìdi di Pescina e Tagliacozzo.
La partita, comunque, è solo alle battute iniziali e i sindaci hanno ribadito di essere pronti alla mobilitazione per ottenere i servizi che merita il popolo marsicano.