Capistrello. “Dal primo consiglio comunale del suo mandato risalente allo scorso giugno, dove fu protagonista della ferma volontà di espulsione del capogruppo di minoranza Francesco Piacente, fino all’ultimo episodio in ordine di tempo del rinvio a giudizio in un processo penale, il sindaco di Capistrello Francesco Ciciotti, continua a far parlare di sé e a riempire le pagine dei giornali”. Questa la posizione del segretario del circolo del Pd, Gianluca Picozzi, in merito alla vicenda giudiziaria che coinvolge gli ex consiglieri comunali Francesco Ciciotti, attuale sindaco di Capistrello, Moreno Di Cintio e Aldo Pizzi. “Pochi giorni fa, è stato infatti raggiunto da una comunicazione di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Avezzano per aver ingiuriato colleghi consiglieri comunali nel corso di una seduta. La notizia ha scosso notevolmente l’opinione pubblica di Capistrello, che ora si interroga sulle conseguenze politiche e istituzionali”, ha continuato Picozzi, “la notizia del rinvio a giudizio è una brutta pagina per la politica locale che destabilizza fortemente la serenità della comunità e i rapporti tra le forze politiche. Troppe volte siamo stati costretti a censurare gli atteggiamenti aggressivi ed irresponsabili di Ciciotti: ora il suo passato controverso sta chiedendo inesorabilmente il conto le cui conseguenze sono pagate dal paese. Come partito politico chiediamo a tutti di evitare sciacallaggi e strumentalizzazioni lasciando alla magistratura il compito di individuare le responsabilità: il nostro paese ha bisogno di serenità. Ciò che a noi interessa è solo il profilo politico della vicenda, quello che vede la figura di un sindaco indebolita ulteriormente dopo le evidenti difficoltà degli ultimi consigli comunali nel tenere unita la sua maggioranza”. Continua il segretario: “C’è grande apprensione sull’esito del processo, perché in caso di condanna, anche solo in primo grado, potrebbe essere applicata la legge “Severino” con il rischio di decadenza o nel caso migliore di sospensione. Se nella prima ipotesi si tornerebbe al voto sgombrando il campo da dubbi, in caso di sospensione si configurerebbe uno scenario estremamente nebuloso per il paese. Ciciotti ha il dovere di sgombrare tali nubi all’orizzonte e spiegare pubblicamente alla gente come pensa di gestire una tale concreta possibilità, perché quello che a noi sta a cuore è solo ed esclusivamente il futuro di questa comunità e non quali saranno gli esiti delle sentenze e dei risarcimenti alle parti lese”.