Avezzano. “Come purtroppo si poteva immaginare, non sarà possibile venerare la Madonna di Pietraquaria, protettrice e, dal 1° gennaio del 1978, patrona della città di Avezzano, il 26 e 27 aprile. Furono cinque le grazie per cui il 16 settembre del 1838 venne solennemente incoronata dal Capo del Vaticano, una di queste fu la liberazione dal colera nel 1837″.
A dichiararlo è Sergio Di Cintio, segretario nazionale del Psi, all’indomani della decisione di rimandare a settembre i festeggiamenti per la santa protettrice del capoluogo marsicano.
“Nell’importanza che ricopre la sacralità dei festeggiamenti in suo onore per i cittadini di Avezzano mi sento di proporre : l’accensione di candele alle ore 20.00 del 26 aprile, su balconi e davanzali di tutte le abitazioni Avezzanesi;
devolvere in beneficenza le somme raccolte con la vendita dei biglietti per la lotteria di beneficenza, così come i premi, magari riconvertiti in denaro, per l’emergenza Covid – 19, con richiesta al dottor Antonio Di Legge presidente del comitato festeggiamenti; due date da scegliere per i focaracci, la notte del 12 gennaio del 2021, inutile spiegarne le motivazioni, o, in alternativa, la notte del 23 agosto 2020, in modo da commemorare, l’altro patrono di Avezzano, San Bartolomeo effige dello Stemma della Città, che ritengo debba tornare categoricamente l’originale simbolo ufficiale su tutti i siti istituzionali del Comune eliminando le fasce colorate inserite dalla passata amministrazione”.
“L’effige di San Bartolomeo, che impugna il coltello del martirio con la punta all’insù, è riportata sul Gonfalone cittadino che è stato decorato dalla Medaglia d’argento al merito civile, cosa che mi inorgoglisce ricordare:
“Sotto l’infuriare dei bombardamenti e delle rappresaglie nemiche, che causavano gravissime perdite umane e materiali, conserva intatta la sua fede nella libertà e nei destini della Patria”.
“Credo sia opportuno accendere in ogni caso le fiaccole lungo la via Crucis; far scendere il quadro della Madonna di Pietraquaria ed esporlo all’ingresso della Cattedrale di San Bartolomeo Apostolo, così come fu esposto il crocifisso ligneo miracoloso di San Marcello che ha sconfitto la peste di Roma del XVI secolo a piazza San Pietro il 27 Marzo 2020 nella benedizione eucaristica Urbi et Orbi”.