Avezzano. Governance rinnovata, missione confermata per il Cam, dove il Consiglio di sorveglianza ha nominato i tre membri del nuovo consiglio di gestione, con il compito di proseguire la mission di risanamento dei conti che “sta già dando i primi frutti”: alla guida della società di gestione del ciclo idrico integrato della Marsica, in rappresentanza delle componenti politiche societarie, sono stati eletti l’avvocato Paola Attili, (Presidente, indicata dal sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio), l’ingegner Giuseppe Venturini (Amministratore delegato, proposto dal consigliere e segretario provinciale del Pd, Mario Mazzetti), il formatore e consulente aziendale Armando Floris (consigliere, indicato dai sindaci di Fi, Bruno Ranati e Mario Quaglieri). Attili e Floris, quindi, prendono il posto dei dimissionari Andrea Ziruolo (Presidente) e Lucia Falcetelli (consigliere), ringraziati dal consiglio di sorveglianza per il servizio svolto, mentre Venturini è stato confermato nel ruolo. L’organo di indirizzo politico ha delineato una rotta ben precisa al consiglio di gestione incentrata sull’azzeramento delle esternalizzazioni, il pagamento dei debiti con i piccoli fornitori, la redazione del piano trasparenza e anticorruzione, l’utilizzo dell’albo telematico per lavori, servizi e forniture, l’istituzione del servizio di trasmissione telefonica delle letture dei contatori, l’ottimizzazione della pianta organica vigente, la prosecuzione dell’iter legato agli investimenti FSC (Fondi Sviluppo e Coesione), il recupero del credito, l’applicazione del nuovo sistema tariffario teso ad allineare fatturato e ricavi. Il nuovo consiglio di gestione dovrà redigere anche il piano industriale per completare l’installazione dei misuratori mancanti, approvare il nuovo regolamento utenza entro il 31/12/2015, recuperare 4 milioni di euro di crediti entro il 31/12/2016; promuovere l’unificazione della gestione del SII su scala provinciale con i gestori Gran Sasso e Saca, potenziare il laboratorio analisi previa accreditamento c/o istituti certificati; intensificare le attività legate alla gestione non comprese in tariffa (allacci); riaprire il confronto tecnico-amministrativo riguardante la situazione dei mutui dei Comuni soci e la sostenibilità della gestione del SII nei Comuni non soci.