Avezzano. Il gruppo consigliare di “Rinnovamento e partecipazione” interviene sulla spoliazione dell’ospedale di Avezzano ricordando le promesse del Pdl in merito. “Alla luce di quanto accade oggi al presidio ospedaliero di Avezzano, con la prevista chiusura totale di neurochirurgia, parziale di oncologia e accorpamento di ben nove altri reparti, senza trascurare che i lavori del pronto soccorso procedono con notevole ed inspiegabile ritardo così come quelli delle sale operatorie, è chiaro che avevamo ben ragione di dubitare delle dichiarazioni del senatore locale del PDL, avallate dal sindaco di Avezzano e da altri autorevoli esponenti del Popolo delle Libertà in occasione della conferenza stampa del 20 maggio u.s. e ripercorse da ultimo da altri colleghi di altra sponda. Ricordiamo a noi stessi ed a tutti gli altri che in quella occasione il senatore dichiarò che avrebbe rivisto il decreto del commissario ad acta e che avrebbe posto in essere tutte le condizioni affinchè l’ospedale di Avezzano non fosse declassato ad ospedale spoke e, pertanto, avrebbe mantenuto tutti i reparti per garantire la tutela della salute a tutti i cittadini marsicani. Nella stessa occasione il sindaco di Avezzano, ( ob torto collo, fidandosi ciecamente del coordinatore Regionale ), pensò che non ci fosse bisogno di presentare il giusto ricorso al TAR, così come era stato chiesto dai consiglieri di opposizione nella seduta del consiglio straordinario sulla sanità del 31 Maggio. A pensar male si commette peccato ma spesso ( quasi sempre ) si ha ragione, citava qualche buon politico di altri tempi, tant’è che non ci siamo fidati delle solite inaffidabili parole ed abbiamo ritenuto opportuno di contrapporre un atto formale (ricorso al TAR) ad un atto pubblico (decreto commissariale 15/2011 del 14 Aprile 2011). Ed eravamo stati fin troppo ottimisti visto che la scure del commissario e del sub commissario ad acta Chiodi/Baraldi è stata ancor più pesante di quanto potesse essere pessimisticamente prevedibile. Infatti oggi il Manager Dott. Silveri, uomo di fiducia del PDL e molto ben remunerato dalla regione Abruzzo (solamente 180.000,00 annui) che per pagarlo utilizza anche i soldi dei contribuenti marsicani, a fronte della chiusura di alcuni reparti e di accorpamenti di altri promette “linee di attività”, termine coniato dallo stesso Manager ma di cui nessuno ne conosce il significato. Ribadiamo tutta la nostra fiducia nella giustizia amministrativa che il prossimo 27 Luglio esaminerà il nostro ricorso al TAR, al quale siamo dovuti ricorrere per sopperire alle carenze di una politica regionale che è stata troppo spesso poco sensibile ed attenta alle problematiche della nostra terra, come avevamo denunciato sia il personale ospedaliero che i cittadini spettatori di questo disastro.