Celano. Non si ferma in Italia il pericoloso fenomeno degli ordigni bellici inesplosi. Questa mattina, nelle Gole di Aielli–Celano, è stato infatti rimosso un ordigno bellico con poco potenziale offensivo, scoperto e segnalato pochi giorni fa. Sul posto, per effettuare le manovre di rimozione e brillamento del dispositivo, erano presenti gli uomini dell’arma dei carabinieri di Cerchio, la Croce Rossa del corpo militare di Roma e gli artificieri del sesto Reggimento Genio Pionieri di stanza a Roma.
“E’ doloroso ed inaccettabile che a distanza di tanti anni dalla fine della guerra, gli ordigni bellici possano avere ancora questo potenziale di pericolosità per tutti”, ha dichiarato Giuseppe Castronovo, presidente nazionale dell’associazione nazionale Vittime Civili di Guerra, vittima di un ordigno bellico inesploso che nel 1944 lo ha reso non vedente, “occuparsi di questo problema e prodigarsi affinché il territorio venga bonificato da questi ordigni e la popolazione informata sui rischi ed i pericoli che comportano fa naturalmente parte della mission dell’ANVCG”.
“Ecco perché abbiamo creato al nostro interno”, ha precisato Castronovo, “uno specifico Dipartimento ordigni bellici inesplosi impegnato a condurre ricerche, studi e iniziative sul tema, in Italia e nel mondo, dove sono in atto ancora tanti, troppi conflitti bellici”. L’associazione nazionale Vittime Civili di Guerra, per sensibilizzare la popolazione al problema degli ordigni bellici inesplosi, ha lanciato il progetto denominato “De-activate”.
L’iniziativa è diretta a varare una programmazione su scala nazionale con le finalità di rendere più sicuro il territorio, nonché informare e sensibilizzare la società civile sul fenomeno degli ordigni bellici inesplosi, così da attuare una vera e propria campagna di informazione, prevenzione, educazione e sensibilizzazione nei confronti di un tema poco conosciuto e sottovalutato.