Carsoli. Le potenzialità del territorio ed in particolare dell’area industriale della Piana del Cavaliere sono state parzialmente sfruttate nelle epoche precedenti, e quando è arrivata la crisi, sono state completate le tanto auspicate infrastrutture. La conseguenza odierna; molte fabbriche e stabilimenti chiusi, e crescente disoccupazione. Le politiche internazionali hanno fatto registrare negli ultimi tempi una certa attenzione di stati esteri verso l’Italia nell’ambito degli investimenti. E proprio in questi giorni, grazie all’invito avuto dall’Isiamed (Istituto Italiano per l’Asia ed il Mediterraneo), Daniele Imperiale ha incontrato, unitamente ad una delegazione di giornalisti ed esperti di politiche internazionali, presso la Sala Aldo Moro del Palazzo di Montecitorio S.E. l’Ambasciatore della Repubblica della Turchia Dr.Aydin Adnan SEZGIN. Lo stesso Imperiale ha cercato di ottenere un interesse di investimenti strutturali dell’ industria turca per la “Piana del Cavaliere”, nel nucleo industriale di Carsoli. “L’obiettivo, anzi la necessità – spiega Daniele Imperiale – è rilanciare il nucleo della nostra zona intercettando investitori esteri. Ci sono molti stabilimenti chiusi a causa della crisi e che possono essere riattivati. la posizione geografica è interessante e le infrastrutture ci sono. Manca la produzione e lavoro. La Turchia, così come altri stati esteri, stanno testimoniando una forte attenzione verso l’Italia, e pertanto abbiamo sia l’opportunità ma anche il dovere di provare a guardare verso questi orizzonti. La Turchia ha avviato con l’Italia una cooperazione associativa ufficiale su molti fronti, e proprio su questa tematica si è tenuta una specifica conferenza a porte chiuse a Montecitorio. Prima dell’inizio dei lavori – prosegue Imperiale – ho avuto l’opportunità di poter rappresentare la nostra realtà industriale, che presenta una serie di caratteristiche ottimali per favore investimenti esteri. Si è stabilito un contatto con l’Ufficio Stampa finalizzato ad organizzare in tempi brevi una visita nelle aree interessate.” (p.g.)