L’Aquila. È stata pubblicata, sul sito del Consiglio regionale, la riforma dei consorzi di bonifica.Confagricoltura l’Aquila ha dato un contribuito importante alla scrittura di questa legge che rappresenta una riforma radicale di questi enti di autogoverno del territorio .“Riconosciamo al vice presidente del Consiglio e assessore regionale Imprudente il coraggio di aver affrontato la riforma”, dichiara Fabrizio Lobene, presidente di Confagricoltura dell’Aquila, “con uno spirito costruttivo ascoltando non solo le organizzazioni agricole ma anche i gruppi consigliari di minoranza che hanno dato il loro contributo alla elaborazione di un testo condiviso che non ha avuto nessun voto contrario”.
“Le iniziali polemiche, sempre insite nel gioco politico, sono cadute e l’impianto complessivo della legge presentato dall’assessore Imprudente è stato confermato”, sottolinea Lobene, “purtroppo, il dibattito politico sui social si è soffermato sui punti meno importanti della legge come quelli della riduzione del costo degli organismi amministrativi ed il commissariamento degli enti ed alcuni emendamenti approvati hanno riguardato aspetti marginali peggiorandone il testo iniziale. La legge prevede ben altro, un cambio radicale di prospettive che dovrebbe far bene non solo all’agricoltura ma al territorio cui i consorzi sono i maggiori depositari della tutela idrogeologica”.
Confagricoltura Abruzzo condivide l’accentramento tra i cinque consorzi di alcune funzioni quali: progettazione, esecuzione e direzione dei lavori, gestione associata delle forniture, del contenzioso, della formazione e aggiornamento del personale, della creazione di una centrale unica degli acquisti. Molto importante, come segnale di efficienza, il cambio della denominazione dell’Organo amministrativo da Deputazione a Consiglio di amministrazione, che non è una semplice modifica semantica ma la rappresenta un chiaro indirizzo verso una gestione più efficiente. La riduzione di un rappresentante di nomina regionale non appare importante è, invece, significativa la separazione delle funzioni tra l’Organo di governo e la struttura amministrativa del consorzio, come importante è l’adozione della contabilità economica e patrimoniale e l’introduzione del controllo di gestione che consente una maggiore attenzione sull’andamento economico di questi enti responsabilizzando gli Amministratori. L’articolo 24 in particolare ripropone un tema che negli ultimi tempi ha destato qualche fibrillazione al Consorzio di bonifica ovest e cioè quella della durata dell’incarico dei dirigenti dei consorzi di bonifica. L’ articolo conferma che la durata dei contratti dei dirigenti è di cinque anni e tale durata si applica anche al personale interno promosso ai ruoli dirigenziali. La legge prevede il rafforzamento della vigilanza da parte della regione e l’ampliamento delle competenze sulla mitigazione del rischio e dissesti idrogeologici, consente, inoltre, agli enti territoriali e ai comuni l’affidamento di interventi urgenti al contenimento dei danni derivanti dalle calamità naturali. Un articolo riguarda il Consorzio di bonifica ovest cui vengono affidati le competenze sulle discenderie di epoca romana, i cosiddetti cunicoli di Claudio, per la gestione e valorizzazione di carattere storico, archeologico, monumentale e culturale paesaggistico.