Avezzano. Si è conclusa con un assoluzione in appello una vicenda iniziata quattro anni fa a Carsoli. G.F. di 42 anni era stato condannato ad un anno di reclusione dal giudice monocratico presso il Tribunale di Avezzano per i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.Il fatto è avvenuto nell’aprile 2010 allorchè venne allertato il 118 da un passante chenei pressi di Via Garibaldi a Carsoli, intorno alla mezzanotte,aveva notato un uomo riverso a terra privo di sensi.I sanitari intervenuti, ritennero necessario chiedere l’intervento dei Carabinieri che di lì a poco si recarono sul posto per assistere e coadiuvare i sanitari nell’operazione di soccorso, ma l’uomo appena ripresi i sensi, secondo quanto sostenuto dalla pubblica accusa, reagì in maniera violenta mettendo in pericolo l’incolumità dei sanitari e dei Carabinieri intervenuti. “In particolare spiega il legale di fiducia – egli fu accusato di avere usato violenza e minaccia nei confronti dei Carabinieri intervenutie diaverli oltraggiaticon parole pesanti, minacce e tentando di colpirli con un pugno”. La Corte d’Appello di L’Aquila presieduta dalla dott.ssa Armanda Servino, pronunciatasi su appello del difensore dell’imputato Avv. Alessandro Marcangel iha ribaltato la sentenza di primo grado assolvendo G.F. perché il fatto non costituisce reato. L’imputato ha sostenuto che il suo comportamento era privo della carica violenta necessaria e sufficiente e di non aver avuto la forza e la lucidità per pronunciare volontariamente frasi ingiuriose nei confronti dei Carabinieri,né per porrerealmente in pericolo lo loro incolumità, tra l’altro versando egli in momentaneo malessere. “Egli peraltro, – spiega l’Avv. Alessandro Marcangeli – la mattina successiva, si era subito recato presso la stazione Carabinieri di Carsoli porgendo le proprie scuse per quanto avvenuto la sera prima.”