Avezzano. Alla vigilia del voto della nuova legge regionale Alfredo Chiantini, ex coordinatore cittadino del Pdl, ha scritto una lettera ai consiglieri regionali per invitarli a riflettere sulla riduzione del numero dei consiglieri. “Egregi consiglieri regionali”, ha scritto Chiantini nella sua lettera inviata a tutti i membri del consiglio guidato dal presidente Gianni Chiodi, “il prossimo martedì, sarà sottoposta alla approvazione del Consiglio la legge che prevede una modifica al nuovo Statuto regionale, approvato qualche mese fa e già sottoposto a cambiamenti. La norma che cercherà il voto dell’assise regionale prevede di introdurre l’incompatibilità tra la cariche di consigliere e quella di assessore regionale. In sostanza il consigliere eletto dal popolo, dovrà dimettersi qualora debba essere nominato assessore. Così dalla prossima legislatura il Consiglio non sarà più composto da 31 membri, in barba alla riforma dello Statuto, ma da 37. Ho letto da più parti che è una riforma necessaria e che non ci saranno aggravi di spesa. Ma per una volta vorrei ragionare in chiave esclusivamente politica. Questa novità, se dovesse essere approvata, produrrà una serie di effetti che non possono essere ignorati: il primo: potrebbe accadere che nessun consigliere, eletto democraticamente, voglia rischiare di diventare assessore, per poi semmai essere cacciato dalla Giunta trovandosi così, dopo aver avuto l’approvazione del popolo, con un pugno di mosche in mano; il secondo: il consigliere diventato assessore, sarebbe costretto, per non essere cacciato dalla Giunta, ad appiattirsi in percorsi privi di discussione e di critica costruttiva o quantomeno ad essere compiacenti su questioni che invece avrebbero bisogno di una seria riflessione; il terzo: con la nuova norma il consigliere, futuro assessore, dimissionario darebbe la possibilità di far entrare in Consiglio, il primo non eletto della sua lista. La nuova regola così diverrebbe un salvagente per “trombati”; il quarto: qualora, invece, nessun eletto volesse rischiare il posto allora ci troveremmo una Giunta formata da esterni, persone non indicate dal popolo. Saremmo così dinanzi alla solita nomina degli amici o dei piccoli furbetti. Vorrei sommessamente ricordare a tutti, ed in particolare a coloro che martedì voteranno questa modifica, che le scappatoie o i raggiri politici creano un danno a tutto il popolo abruzzese. Il potere esercitato dal popolo funziona solo se questo è capace di scegliere i migliori, non gli idioti populisti. Altrimenti si svuota, perde senso, diventa apparenza, piaggeria verso gli elettori e compiacimento di una massa di infanti. Anche voi politici abruzzesi state cadendo nella trappola di una “democrazia della conservazione”, caratterizzata dall’approvazione di velocissime norme tese a difendere la vostra supremazia e al contrario da pachidermici tempi nell’assumere qualsiasi altra decisione. Permettetemi di dirvi che siete fuori dal mondo! Perchè essere nel mondo significa disporre di una classe politica formata dai “migliori”. Noi cittadini esigiamo di essere rappresentati dai migliori; non vogliamo correre il rischio di essere governati da idioti per diritti divini o successori, o da caste che si autoperpetuano. Non ci interessa avere una classe politica che ha come proprio fine l’investitura di cortigiani e fedeli, l’idea democratica perde di senso, prima ancora che di funzione. In questi giorni ci state dando paternali e populistiche spiegazioni. Ma dovete comprendere che è finito il tempo del voto impecorito ed incapace. Noi cafoni abruzzesi stiamo cambiando pelle e non possiamo essere più presi in giro. Spero che sapremo rifiutare chi non è responsabile nei confronti delle esigenze della nostra terra. Il politico che approverà questa norma fa venire in mente il venditore di automobili che, mentre vi sta dicendo che quel modello ha un’accelerazione tale che senza accorgervene siete già ai centocinquanta, vede che ad aspettarvi ci sono vostra moglie, vostra suocera e
i bambini, e subito vi dice che d’altra parte si tratta di auto tranquilla, che la mettete sui centoventi e non si muove più per tutta l’autostrada. Poi aggiunge: “E se la prende le aggiungo i tappetini”. Spero ancora nella vostra serietà.