Capistrello. Riduzione di pena di un anno per Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita accusato di essersi appropriato di oltre 20 milioni di euro del partito. Lo ha deciso la Corte di appello di Roma che ha inflitto all’ex senatore 7 anni di reclusione, al posto degli 8 in primo grado. La riduzione è legata alla prescrizione di due episodi di appropriazione. Riduzioni anche per il commercialista Mario Montecchia (3 anni), per Giovanni Sebastio (2 anni) e Diana Ferri (10 mesi), tutti accusati di aver aiutato l’allora tesoriere della Margherita a mettere in piedi una serie di società utilizzate per il transito del denaro proveniente dalle casse del partito. Alla lettura della sentenza, maturata dopo una camera di consiglio di appena trenta minuti, Lusi è rimasto impietrito, poi si è seduto accanto ai familiari che lo hanno accompagnato in udienza. Il 10 novembre scorso il sostituto procuratore generale della Corte d’Appello Simonetta Matone aveva sollecitato per l’ex senatore Pd la conferma degli 8 anni in primo grado non solo per il reato di appropriazione indebita ma anche attribuendogli quello di associazione per delinquere in virtù di un ipotizzato accordo con gli altri imputati “stabile e permanente”. Il reato associativo, però, non è stato preso in considerazione neanche stavolta, in linea con quanto deciso dal tribunale il 2 maggio del 2014.