Collarmele. Non si placa la polemica tra il sindaco di Collarmele, Antonio Mostacci, e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, relativamente al trasferimento delle due pazienti marsicane del Covid Hospitl del capoluogo abruzzese all’Hotel Cristallo di Campo Imperatore. Una volta dimesse e portate all’interno dell’ultimo piano della struttura alberghiera, però, sarebbero state “abbandonate a loro stesse”, come più volte sottolineate da Mostacci, sia tramite un messaggio sul proprio profilo Facebook che in esclusiva ai nostri microfoni.
Il dibattito è proseguito senza esclusione di colpi, tra scambi d’accuse e notizie parziali e confuse. In un secondo momento, il primo cittadino di Collarmele aveva dichiarato apertamente che le due donne, in via di guarigione, sarebbero tornare in paese. Ma ciò non è accaduto e sono ancora ospiti dell’Hotel Cristallo a Campo Imperatore.
“Il clamore è stato creato dal sindaco di Collarmele che invece di urlare su Facebook avrebbe potuto chiamare il sottoscritto e avremmo risolto il problema” ha dichiarato Pierluigi Biondi “al di là dell’applauso di rito queste due persone devono fare tamponi per la negavitizzazione. Se Mostacci mi avesse chiamato avremmo risolto il problema. Ieri sera sono andato e ho fatto fare una misurazione per vedere la temperatura che era di 21,2 gradi. C’è stato un problema con la colazione, è vero, ma a fronte di una colazione non servita abbiamo salvato la vita a una persona che è stata improvvisamente intubata”, ha dichiato Pierluigi Biondi che ha a sua volta dichiarato di aver chiamato in più occasioni il primo cittadino di Collarmele che, però, non avrebbe mai risposto al telefono.
“La classica tempesta in un bicchiere d’acqua. Questi pazienti una vostra stabilizzati, se stanno bene, è giusto mandarli in queste strutture. Innanzitutto perché vengono isolati, perché hanno ancora il tampone positivo, ma soprattutto perché in questo modo abbiamo la possibilità, nelle nostre strutture, di accogliere pazienti che hanno molto più bisogno perché stanno male”. Lo ha dichiarato oggi ai microfoni del TGR Abruzzo il dottor Alessandro Grimaldi, primario del reparto di malattie infettive dell’Aquila, che ha aggiunto: “L’altra notte aver mandato questi pazienti all’hotel Cristallo è significato salvare la vita a tre pazienti”.
Un trasferimento d’urgenza, come ha sottolineato il responsabile della Protezione civile regionale, Silvio Liberatore, che ha messo in evidenza l’importanza dell’utilizzo dell’hotel Cristallo a Campo Imperatore. “Sono molto amareggiato per i ritardi della colazione il primo giorno, ma contento di constatare che il professor Grimaldi va oltre alle polemiche”, ha concluso Liberatore.
Mostacci, nel pomeriggio, aveva provato a fare chiarezza. “Ho appena ascoltato la conferenza stampa del sindaco del capoluogo di Regione e sinceramente sono rimasto un po’ sconcertato. Mi aspettavo una dichiarazione di comprensione sullo stato di emergenza, in questi casi qualche problema lo si può avere, abbiamo risolto ora è tutto ok. Invece no”.
“Preciso: ho riportato esattamente quello che è successo e che mi è stato riferito dalla nostra concittadina, che ha vissuto direttamente questa storia .Quindi da quello che ho compreso lei si è inventata tutto; ha immaginato che quando sono arrivate hanno dovuto utilizzare le coperte di altre stanze perché era freddo, (se non ho capito male il sindaco la temperatura l’ha fatta misurare la sera del giorno successivo al loro arrivo). In merito alla colazione (ma dico colazione per dire qualsiasi genere si conforto), la protezione civile mi dice che c’è stato stato un problema col catering mentre il sindaco ci dice che c’era una emergenza sanitaria in corso e quindi non si poteva portare”.
“In merito alla mancata telefonato al sindaco del capoluogo di Regione io ho chiamato la prefettura, un consigliere regionale e purtroppo non avuto i riscontri che cercavo (ero a conoscenza della situazione dalle 9 e ho denunciato il “presunto fatto” alle 13. Addirittura stamattina, dopo che ieri sera avevano assicurato il trasporto delle signore a Collarmele, tramite comunicazione fatta alle stesse nel tardo pomeriggio , ci hanno comunicato per telefono, che non le trasferivano più perché erano da sottoporre a tampone. Solo dopo insistenze, considerata anche la pressione psicologica a cui erano sottoposte le mie concittadine, ci hanno comunicato che potevano trasferirle. Ma non finisce qui. È appena arrivata una mail che comunica alla signora che deve restare all’Hotel Cristallo. Sembra il gioco dell’oca”.
“Risento la protezione civile e mi dice di stare calmo perché loro hanno informazioni diverse. Il sindaco del capoluogo di Regione, che non ho avuto il piacere di conoscere personalmente, se non in qualche contesto assembleare, mi definisce effervescente, ma sono solo il sindaco di un piccolo paese che cerca di tutelare, finché sarà ancora possibile, i piccoli, e per molti insignificanti, interessi dei sui cittadini. Comunque se tutto quello che è stato detto è falso, se c’è stata mistificazione da parte nostra, se abbiamo creato un caso ed abbiamo turbato qualcuno ce ne scusiamo e aspettiamo che la Procura della Repubblica faccia le proprie verifiche”.
“PS mi sarei anch’io aspettato una telefonata del sindaco del capoluogo di regione, non a me, ma alle mie concittadine per chiedergli come stavano e cosa era successo….ma non è stato così. Torno nel mio piccolo, il palcoscenico è tutto vostro. Ah dimenticavo….ulteriore rettifica, le portano a casa…..no,.anzi no, tornano lunedì…..forse, boh”.