Avezzano. La lotta dei dipendenti di LFoundry per far riconoscere il loro lavoro come usurante arriva in commissione lavoro alla Camera. Cesare Damiano, presidente del gruppo di lavoro, è riuscito a portare all’attenzione dei colleghi parlamentari la vicenda dei dipendenti dello stabilimento marsicano. Dopo essersi confrontato con il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, e i rappresentanti di Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uil-Uilm, Fismic e Failms sui turni dei 1.400 dipendenti dell’azienda più grande del territorio ha presentato l’emendamento in commissione. Le parti sociali, infatti, avevano chiesto a Damiano di poter riconoscere la turnazione dello stabilimento come lavoro usurante per poter ottenere delle agevolazioni a fini pensionistici. Il presidente della commissione lavoro alla Camera, ex sindacalista, ha subito accolto la richiesta e ieri ha presentato un emendamento. “Il decreto legge del 21 aprile 2011”, si legge nel documento presentato alla commissione lavoro, “prevede che possono far domanda per l’accesso al trattamento pensionistico anticipato, tra gli altri, i lavoratori notturni. Considerato che, sebbene infrequenti, esistono anche realtà produttive come LFoundry dove il reparto manifatturiero lavora su turni di 12 ore, secondo lo schema a ciclo continuo, è del tutto evidente come la norma, facendo esclusivo riferimento al mero numero di giorni lavorativi all’anno (di notti), sia da ritenersi iniqua nella parte in cui non considera la maggiore durata e, di conseguenza, il maggior peso in termini di stress e di fatica, delle notti lavorate a 12 ore”. La richiesta di Damiano, che poi è quella dei dipendenti dell’azienda, è di poter equiparare il numero delle notti lavorate nell’anno a un maggior numero di notti per chi osserva turni da 12 ore. Il documento ora dovrà essere discusso dalla commissione.