L’Aquila. Richieste di pagamento per visite non effettuate: la Asl 1 convocata davanti alla commissione di vigilanza. La Cgil: “La Asl Non può sfuggire di nuovo alle proprie responsabilità e al confronto sul punto, perché la cittadinanza attende ormai da troppo tempo risposte serie e certe”.
“Il 6 marzo p.v. la ASL1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila è stata convocata dinanzi alla Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo per approfondire il tema relativo agli avvisi di pagamento recentemente inviati ai cittadini e alle cittadine, per il tramite dell’Agenzia delle Entrate, per asserite mancate disdette delle prenotazioni delle prestazioni sanitarie”. Ha dichiarato Francesco Marrelli, Segretario Generale CGIL L’Aquila.
“Il 18 dicembre u.s., dal canto nostro, avevamo già provveduto ad inoltrare la richiesta di audizione dinanzi alla Commissione di Vigilanza in quanto proprio in quei giorni la ASL1 aveva inviato a migliaia di cittadine e di cittadini detti avvisi di pagamento, in scadenza al termine del 2024. L’audizione, che avrebbe dovuto tenersi il 20 febbraio u.s., era stata poi rinviata su richiesta proprio della ASL1, a suo dire impossibilitata a presenziarvi per impegni improrogabili. Di fatto, quindi, la ASL1 ha già provato a sottrarsi al confronto, in sede istituzionale, sul tema degli avvisi di pagamento. Tema, sul quale, invece, i cittadini e le cittadine devono avere risposte certe e concrete, trattandosi di richieste di pagamento già in scadenza al termine del 2024, in buona parte afferenti a visite delle quali l’utenza avrebbe effettivamente fruito o circa le quali sarebbero state comunque effettuate le disdette nei termini di legge e secondo le modalità prestabilite dalla ASL1. Anzi, in taluni casi, sarebbe stata la stessa ASL1 ad anticipare e/o posticipare le visite di cui sopra senza effettuare al CUP alcuna comunicazione in merito. In siffatto clima di incertezza, molte famiglie si sono viste recapitare, ciascuna, anche due o più avvisi di pagamento, trovandosi, nei fatti, a dover fronteggiare una spesa imprevista e, nella maggior parte dei casi, ingiustificata, frutto unicamente della condotta della ASL1”.
“Ricordiamo, in via ulteriore, che tali avvisi di pagamento fanno riferimento ad annualità risalenti nel tempo (per esempio, agli anni 2014, 2015 e ss.) e che la stessa ASL1, circa le disdette delle prenotazioni delle prestazioni sanitarie, aveva adottato una procedura secondo la quale, per effettuare la disdetta, era sufficiente una semplice comunicazione verbale al CUP, via telefono o di persona, senza che fosse previsto il rilascio di alcuna ricevuta. Date le circostanze, un ulteriore rinvio non sarebbe accettabile. La ASL1 non può sfuggire di nuovo alle proprie responsabilità e al confronto sul punto, perché la cittadinanza attende ormai da troppo tempo risposte serie e certe. Ricordiamo, infatti, al Direttore Generale della ASL1 che è suo dovere gestire la cosa pubblica con correttezza, trasparenza, e con il solo fine di perseguire e di tutelare l’interesse della collettività, alla quale, quindi, è tenuto a rendere conto del proprio operato. Pertanto, continueremo la nostra lotta a difesa di cittadine e cittadini, i quali si trovano attualmente in una condizione di confusione e di incertezza, soprattutto se anziani, fragili e/o costretti a fronteggiare problemi di salute che rendono difficoltoso, se non impossibile, recarsi al CUP per cercare di trovare informazioni riguardanti fatti relativi ad annualità ormai risalenti nel tempo. Informazioni che, di fatto, la ASL1 sinora non ha fornito, limitando fortemente o addirittura negando ai cittadini e alle cittadine la possibilità di difendersi”.
Cartelle per prenotazioni non disdette, la ASL attiva il cup per chiarimenti e informazioni