Avezzano. Siate sinceri, vi è mai capitato di innamorarvi in chat? La risposta, se mai deciderete di darla, potrebbe anche sorprendervi. Non è un gioco di parole o un tentativo di portare alla luce i vostri scheletri nell’armadio, ma una semplice constatazione di come il mondo virtuale possa rapire la vostra attenzione e impossessarsi della vostra curiosità. Dietro uno schermo, infatti, ognuno di noi può di indossare i panni di qualcun altro e trasformarsi in ciò che non è. Può recitare un ruolo o, addirittura, mutare all’occorrenza la propria personalità.
“Richiesta d’Amicizia”, secondo spettacolo in calendario per la stagione di prosa firmata Teatro Off, focalizza la propria attenzione su quelle dinamiche sociali e culturali che danno vita a quegli amori improvvisi e inaspettati ma altresì capaci di stravolgere le giornate e, perché no, la vita di una persona. L’avvento dei social network ha facilitato la connessione tra gli utenti dei cinque continenti, le ha avvicinate, le ha messe in contatto e ha favorito il nascere di legami sentimentali e affettivi più in generale. Ma il web sa essere ambiguo…
“Per chi usa facebook, questo titolo suona familiare. Come spesso accade, assistiamo a un innamoramento on-line. In maniera intensa e improvvisa i due scoprono di sentirsi simili senza nemmeno conoscersi”, dichiara Margherita D’Onofrio, protagonista in scena. “Viene tutto vissuto nella mente e la mancanza del contatto reale favorisce i processi di idealizzazione: ci si innamora di un’idea, di un sogno, proiettando parti di sé nelle caselle vuote dell’identità dell’altro. L’innamorato virtuale crede di conoscere cosa l’altro pensa, ha la sensazione di aver saputo leggere tra le righe: è sufficiente infatti la condivisione di una canzone o di una citazione per alimentare questo processo di intuizioni intense, ma spesso illusorie. Tuttavia capita che la relazione virtuale favorisca, paradossalmente, una maggiore autenticità rispetto alla vita reale: si hanno meno inibizioni, si è anche più se stessi o forse, quello che si vorrebbe essere. Isabella è una donna dinamica, moderna e molto social. Casualmente si ritrova a scambiarsi dei messaggi su facebook con uno sconosciuto. Dapprima il contatto sembra essere molto superficiale, come spesso accade negli scambi attraverso i social, pian piano però le chat tra i due diventano sempre più assidue a tal punto da diventarne dipendenti: tra essi si instaura un rapporto intimo e profondo, pur essendo sempre e solo virtuale, ma una rivelazione finale sconvolgerà la situazione e la metterà di fronte alla precarietà dei rapporti virtuali. In un’atmosfera soft e travolgente si svolge la “non-azione” dello spettacolo, in quanto fatta solo di parole. Parole che si incontrano in un mix tra lunghe lettere d’amore da romanzo epistolare e brevi scambi pungenti tipici delle moderne chat.