Avezzano. Una richiesta da 5 milioni e 63mila eruo ai componenti dell’ex giunta comunale di Avezzano e ai tecnici per i lavori del Nuovo municipio. Sono stati chiesti dalla procura della Corte dei Conti Corte dei conti per presunti illeciti nella costruzione della struttura pubblica ancora chiusa. Nel mirino del sostituto procuratore generale, Erika Guerri, è finita l’ex Giunta Floris,oltre ai tecnici, nella conclusione delle indagini. E’ stata inoltre richiesta la fissazione dell’udienza al presidente della sezione giurisdizionale. Nei guai sono finiti Massimo De Sanctis, ex responsabile dell’ufficio urbanistico, Paolo Santoro, ingegnere e direttore dei labvori, Antonio Floris, sindaco, Iride Cosimati, vice-sindaco, Vincenzo Ridolsi, Ernesto Gallipoli, Marco Boleo, Bruno Di Cola, Domenico Mancini, Maurizio Bianchini, ex assessori e presenti alla delibera di Giunta numero 374 del 19 novembre 2008.
La Procura ha invitato gli interessati a produrre eventuali prove a discolpa entro il 3 ottobre, mentre l’udienza conoscitiva è stata fissata per il 24 ottobre. L’inchiesta della Corte dei Conti è partita dopo l’istruttoria della Procura della Repubblica d iAvezzano sull’appalto dei lavori per la realizzazione del nuovo Municipio, il cosiddetto Contratto di Quartiere 2, che secondo l’accusa “ha portato alla realizzazione di un’opera incompiuta totalmente inadatta a ospitare la sede di uffici pubblici”. Le indagini affidate al Nos del Corpo Forestale dello Stato avrebbero accertato che “a fronte di un costo complessivo dell’intervento previsto nel quadro economico il cui ammontare non era modificato negli anni ha portato all’effettivo pagamento di euro 5milioni e 63mila a fronte degli stati di avanzamento susseguitisi negli anni, il Comune di Avezzano al termine dei lavori appaltati e a seguito della variante delibera di Giunta comunale su proposta dei tecnici a fine 2008 avrebbe commissionato e avuto in uso un edificio municipale privo di impianto termico, impianto elettrico, impianto antincendio, accessori, tramezzi e serramenti interni,ma dotato di una parete ventilata , né richiesta dalla normativa sul risparmio energetico, né tecnologicamente idonea a produrre le qualità di ossigeno promesse. In pratica- conclude- il nuovo Municipio risultava essere uno scatolone vuoto di cemento”. Nei processi penali, l’ex assessore Vincenzo Ridolfi è stato assolto anche in Corte d’Apello mentre Paolo Santoro e Massimo De Sanctis, i due tecnici, sono stati condannati con rito abbreviato ad un anno di reclusione. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Roberto Verdecchia, Mario Petrella, Herbert Simone,Paola Ciciarelli, Carlo Benedetti.