Avezzano. A seguito della sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il comando generale dell’arma dei carabinieri ed il “Club Alpino Italiano”, ieri, sul massiccio “Gran Sasso d’Italia”, è stata organizzata un’esercitazione congiunta tra il personale specializzato, quale “sciatore e soccorritore”, del comando provinciale dell’Aquila e quello del C.A.I. della sezione dell’Aquila, finalizzata ad acquisire maggiori competenze tecnico-operative attraverso l’utilizzo del dispositivo Artva, ossia l’apparecchiatura per ricerca di persone in caso di valanga o slavina.
L’addestramento è stato preceduto da una fase teorica sulle specifiche attività di ricerca con Artva nella sede del Cai dell’Aquila a cura di Rubino De Paolis, direttore della Scuola “Nestore Nanni”, e di Valeria De Paolis che ha curato tutti gli aspetti sanitari di emergenza relativi al soccorso delle vittime di valanghe.
Il Servizio Valanghe Italiano del Club Alpino Nazionale ha affidato alla Sezione Cai dell’Aquila un campo fisso di addestramento all’uso dell’Artva che, il 18 dicembre scorso, è stato reso operativo per le esigenze dell’intero centro sud, dove è possibile, per gli addetti ai lavori, migliorare la conoscenza di un dispositivo così importante per la sicurezza in ambiente innevato. Da considerare che analoga area addestrativa è presente solo a San Pellegrino, località delle Dolomiti.
L’importante esercitazione, come detto strutturata in due fasi, teorica e pratica, consentirà ai militari dell’arma impiegato in tutti i comprensori sciistici della Provincia, circa 25 unità, di intervenire nell’immediatezza, qualora la circostanza lo consenta, con l’utilizzo di idonea strumentazione tecnica in loro dotazione nel “Kit di soccorso per valanga”. Ciò consentirà di elevare gli standard di sicurezza sulle piste da sci della Provincia e di accelerare le operazioni di soccorso e ricerca a tutela di tutti gli sciatori in caso di grave evento.
La realizzazione dell’iniziativa, finalizzata anche a favorire lo sviluppo delle sinergie tra operatori del settore, è stata resa possibile grazie all’intesa tra il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Nazareno Santantonio, e il presidente della sezione Cai dell’Aquila, Vincenzo Brancadoro. I recenti accadimenti, tra cui la ricerca di persone disperse in località Monte Velino, hanno fatto emergere la necessità di promuovere ogni sinergia interistituzionale per ottimizzare gli interventi di soccorso in ambiente montano, diffondere la cultura della sicurezza e promuovere un approccio consapevole alla montagna con particolare riferimento ai rischi derivanti dalle zone innevate o da eventi valanghivi. Altre analoghe esercitazioni saranno programmate in futuro sulle montagne della provincia aquilana.