Avezzano. E’ stata abbindolata e alla fine ricattata e minacciata su Facebook. E’ quanto accaduto a una ragazza di 16 anni che si è vista sopraffare da un 24enne di Avezzano. “se non fai l’amore con me pubblico le tue foto in atteggiamenti provocanti”, gli avrebbe detto alla fine lui. La minorenne si è confidata con un’insegnante che ha avvisato i genitori di quello che stava accadendo. Ora il ragazzo, qualora fosse individuato, rischia una denuncia. Grande la preoccupazione del padre della minorenne che ha deciso di presentare una denuncia: voglio tutelarmi e voglio tutelare mia figlia”. La vicenda ha inizio quando la ragazza viene contattata su Facebook per iniziare una semplice conoscenza tra due ragazzi. Dopo essersi scambiati i numeri di telefono i due cominciano a contattarsi anche con Whatsapp. Lui inizia a corteggiarla, passando per un bravo ragazzo che si stava innamorando di lei. La relazione virtuale prosegue e i due iniziano a raccontarsi particolari della loro vita. Lei si fa sedurre e si fa addirittura convincere a inviare delle foto provocanti. “Non ti preoccupare”, gli scrive, “resterà un segreto tra noi”. A quel punto diventano chiare le intenzioni del 24enne avezzanese. Lui inizia a pretendere sempre di più, si fa dare il numero di cellulare e inizia a contattarla anche su Whatsapp. Arriva infine a ricattare la minorenne affinché facesse l’amore con lui. In caso contrario avrebbe diffuso le foto di lei in atteggiamenti ambigui, le stesse che si era fatto spedire precedentemente. Solo a quel punto si rende conto di quello che stava accadendo e comincia inutilmente ad allontanarlo, per poi chiedere aiuto a un’insegnante del Liceo che frequenta. “Siamo molto preoccupati”, ha raccontato il padre della ragazza al Centro”, non sappiamo chi è questa persona e non si sa mai cosa aspettarsi. Anche quando mia figlia si è spacciata per me al fine di intimorirlo e convincerlo a smetterla, lui non si è fatto spaventare e, anzi, ha risposto: “se hai le palle vediamoci. Non so che tipo di scatti mia figlia gli abbia inviato perché non ce lo ha detto”, ha aggiunto il genitore, “ma mi auguro non si tratti di foto particolari. Quello che però dico ai ragazzi è di confidarsi con i genitori in questi casi. E’ meglio prendersi una sgridata che finire in guai peggiori e rischiare di subire una violenza. L’unica paura per un genitore sono i silenzi del figlio”.