Quando ci si accinge ad acquistare una nuova auto, l’aspetto prestazionale del veicolo è solo uno dei parametri cui si dovrebbe prestare attenzione. Probabilmente i neofiti – ad esempio i neopatentati – o i meno attenti si fermeranno a elementi quali i consumi di carburante e non solo (ad esempio l’usura delle gomme o la durata della batteria), mentre i patiti della velocità avranno un occhio di riguardo nei confronti delle performance del veicolo sotto questo punto di vista. Ma chi ha già posseduto delle auto sa bene che, a lungo andare, uno dei parametri cui si presta maggiore attenzione è la possibilità di reperire dei pezzi di ricambio in maniera relativamente agevole, in tempi rapidi – o comunque non troppo elefantiaci – e a prezzi accettabili.
Sono proprio questi ultimi gli aspetti che fanno del marchio FIAT (comprendendo con esso tutte le altre marche facenti parte della medesima galassia aziendale), ancora oggi, uno dei più affidabili sul mercato, come dimostrano i dati di vendita riferiti al 2019. Detto in altri termini, se i principali marchi internazionali – in primis, come sempre, quelli francesi, tedeschi e giapponesi – puntano forte sull’offerta di veicoli ad alte prestazioni (molte delle quali rimangono poco o per nulla sfruttate dai clienti), FIAT e brand confratelli investono sulla praticità e sull’accessibilità. E in tal senso la reperibilità e i costi decisamente contenuti dei ricambi di tali marchi rappresentano un vantaggio praticamente incolmabile: basterebbe consultare le pagine di negozi online specializzati in parti di ricambio per auto, come euautopezzi.it, per rendersi conto della differenza con la maggior parte degli altri marchi.
In estrema sintesi, cosa fa la differenza tra le parti di ricambio FIAT e quelle di altri marchi? Abbiamo provato a sintetizzare in pochi punti le ragioni di una leadership che ancora oggi, a decenni di distanza dal suo consolidamento, appare ancora inscalfibile.
- Ampia reperibilità. I ricambi FIAT sono disponibili praticamente ovunque sul territorio italiano, e anche nei territori confinanti (ad esempio in Svizzera o nel sud della Francia). Non solo: anche addentrandosi in paesi decisamente più “periferici”, dove comunque i veicoli FIAT circolano regolarmente – si pensi a molti paesi del Medio Oriente –, la loro reperibilità e ampia, spesso con un coefficiente di accessibilità di molto superiore a quello di gran parte della concorrenza.
- Prezzi bassi. FIAT ha sempre puntato ai grandi numeri: prezzi unitari bassi equivalgono ad ampia accessibilità anche per clienti con un potere di acquisto non troppo elevato, e dunque una più larga diffusione del prodotto. Questo ovviamente si riverbera sui pezzi di ricambio, i quali vanno a costituire una sorta di secondary business che di secondario, visti i numeri, ha solo il nome. Tale politica è stata recentemente estesa anche ai veicoli ibridi ed elettrici (compresi quelli la cui immissione sul mercato è prevista per i primi mesi del 2020), la cui componentistica elettronica rappresenta un altro ramo d’affari dal potenziale estremamente redditizio.
- Garanzia di qualità. Per quanto molta componentistica sia oggi prodotta in stabilimenti delocalizzati all’estero, il know-how FIAT permette in ogni caso di mantenere degli standard qualitativi di altissimo profilo, sia nella scelta dei materiali che nelle tecniche di fabbricazione. Si tratta, a conti fatti, di una sorta di estensione su scala industriale – e internazionale – di quella qualità manufatturiera di cui il Made in Italy si è sempre fregiato, a prescindere dal settore d’industria in cui esso si manifesta.
Ovviamente, questo trend è certificato soprattutto per quanto riguarda il territorio italiano: è abbastanza scontato, infatti, che ogni paese tenda a privilegiare prodotti – specialmente se si tratta di industria automobilistica – che abbiano la loro stessa cittadinanza. Ma l’ampia diffusione e il crescente gradimento del marchio FIAT anche all’estero – frutto fra l’altro delle più o meno recenti acquisizioni degli altri marchi sul mercato internazionale – dimostrano come la sua reputazione non possa più essere derubricata a fenomeno puramente locale.