Avezzano. Tornano a funzionare le sale operatorie dell’ospedale di Avezzano. Dopo tre anni di lavori di ristrutturazione le tre sale chiuse ora sono state riaperte e i primi interventi sono ricominciati lunedì. Ora i lavori dovranno cominciare nelle altre tre vecchie sale che dovranno essere messe a norma. Il passaggio dalle vecchie strutture a quelle di nuova generazione sarà graduale visto che i medici, i tecnici e gli operatori dovranno provare i macchinari, già collaudati, imparandone tutte le funzionalità. Gli interventi di adeguamento delle sale sono costati circa cinque milioni di euro. Negli ultimi anni gli interventi sono aumentati e c’è stato anche un sovraccarico di lavoro, soprattutto nel settore ginecologico, dovuto alla chiusura della clinica Santa Maria. Secondo la Asl nel giro di otto mesi i anche i nuovi lavori saranno finiti, sulla questione, però, interviene Antonio Ginnetti, segretario provinciale della Cgil Funzione pubblica, secondo cui deve esserci «la certezza dei tempi». «C’è necessità di avere il reparto operatorio a regime», ha affermato, «perché il problema vero dell’ospedale, oltre a quello del pronto soccorso che dovrebbe essere pronto a dicembre, è proprio la carenza di sale operatorie. C’è infatti la necessità di averne sei a disposizione». Fino a ora le sale operatorie disponibili erano tre, una delle quali serviva per le emergenze. Le altre tre erano state chiuse per lavori di ristrutturazione perché non a norma. Il provvedimento di chiusura era arrivato alla fine del 2008. Così due sole sale dovevano far fronte a tutta l’attività chirurgica (oculistica, otorino, chirurgia generale, vascolare, ortopedia, urologia, neurochirurgia e ostetricia). La terza, infatti, doveva essere impiegata per le urgenze.