Celano. I cittadini del quartiere Calata Vallone si dicono indignati della sospensione dell’ordinanza di chiusura del bar Le Due Torri. “Eravamo finalmente tornati ad un clima di pace e serenità, dopo che siamo stati portati alla più totale esasperazione dai comportamenti reiterati del rispetto delle più banali regole di sana convivenza con lo stesso bar.
Musica altissima fino a tarda notte, se non fino alle prime ore del mattino, comprese urla e schiamazzi, degrado totale e atti osceni, con serie problematiche igienico-sanitarie in un quartiere che dopo decenni era stato finalmente riqualificato”. A dichiararlo è un gruppo di residenti del posto.
“Più volte abbiamo tentato il dialogo con il proprietario, senza alcun tipo di risultato, anzi, spesso pretestuosamente si è ottenuto l’effetto contrario, ragion per cui ci siamo recati dal sindaco della nostra città per rivendicare e sentire ascoltati i nostri sani diritti di cittadini. Il sindaco Santilli, nella sua consueta veste diplomatica, ha diverse volte invitato il proprietario del bar, anche alla nostra presenza, a rispettare le sane regole di convivenza e a rifarsi a un comportamento più urbano e collaborativo”.
“Abbiamo assistito a situazioni sgradevoli e abominevoli davanti al bar, davvero raccapriccianti, essendo il medesimo ormai diventato il punto di ritrovo, dopo una certa ora in cui gli altri esercizi commerciali chiudono, non solo a Celano, ma dell’intera Marsica. Non eravamo più sicuri di nulla dentro le nostre case”.
“Con l’ordinanza che fu emessa a fine estate dal sindaco sulla “Liberalizzazione, con limitazione degli orari per intrattenimenti musicali, di apertura e chiusura degli esercenti l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”, pensavamo che finalmente si fosse arrivati a una buona mediazione tra gli interessi dell’esercizio commerciale che giustamente deve lavorare e i nostri diritti che devono essere rispettati, di riposare e vivere serenamente”.
“Invece no, anche un’ordinanza che sembrava più che giusta e mediatica, è stata più volte disattesa senza colpo ferire, ed infatti ci sono state diverse sanzioni da parte delle forze dell’ordine. Ben fece dunque il sindaco a nostro parere ad emettere l’ordinanza di chiusura del bar, vista la reiterazione del mancato rispetto dell’ordinanza”.
“Ci sembra paradossale oggi, visto anche l’attuale clima politico di distanza abissale tra esigenze reali dei cittadini e governatori, che un sindaco che ascolta finalmente i cittadini e ne prende le loro difese in ogni modo, senza aver mai proibito di lavorare a nessuno, anzi tutt’altro, si veda accusato di aver fatto il suo dovere, perché un politico fino a prova contraria deve fare gli interessi di tutti i cittadini. Noi abitanti del quartiere Vallone pensiamo di non essere i soli, vogliamo che i nostri diritti siano difesi e tutelati e dunque, ben venga la eventuale riapertura dell’attività se veniamo rispettati, altrimenti i residenti non potranno non far valere i propri diritti a propria difesa e quella del sindaco”.