Tagliacozzo. Tornano a disposizione della città e dei turisti le bellezze del museo dell’Oriente. L’importante patrimonio di antichità egiziane, etiopiche, orientali, numismatica e filatelica potrà essere ammirato grazie alla riapertura al pubblico del Museo che si trova nel santuario della Madonna dell’Oriente di Tagliacozzo.
Il santuario è stato meta per secoli di fedeli e pellegrini, il santuario sta vivendo un periodo felice e di vivacità spirituale e organizzativa. Risalente al XVI secolo, attualmente è retto dai Carmelitani e da Padre Basilio. Oltre a conservare l’icona della duecentesca Madonna dell’Oriente, traslata probabilmente da Ravenna dove era giunta scampando alla persecuzione iconoclasta di Bisanzio, ospita un ricco museo dedicato al mondo orientale. E’ aperto alle visite la domenica e nelle festività, ma è visitabile tutti giorni tramite richiesta al santuario. In pochi giorni le visite sono state tantissime. “Abbiamo registrato la presenza di numerosi visitatori”, ha spiegato padre Basilio, “soprattutto nella ricorrenza dell’Assunta, a Ferragosto”.
Nel museo c’è una interessante raccolta di ex voto, icone bizantine, arredi sacri e monete provenienti dal Medio Oriente. Le collezioni furono raccolte dal padre francescano minore Gabriele Giamberardini, che operò in Egitto dal 1950 al 1970 come docente del seminario Orientale di San Cirillo a Giza e Prefetto degli Studi nella Missione dell’Alto Egizio, ma anche da padre Tommaso Casale, nato a Tagliacozzo il 15 dicembre 1921, membro della Fraternità del convento, fondatore del museo e deceduto il 28 ottobre 1999. Padre Gabriele portò in Italia un quantitativo ragguardevole di reperti archeologici. Al secondo, padre Tommaso, va invece il merito della conservazione e della raccolta dei reperti archeologici, della biblioteca del santuario, ricca di preziose cinquecentine e di altri volumi rari.
E’ possibile ammirare moltissimi ex Voto che costituiscono uno degli elementi più suggestivi all’interno del museo, soprattutto alla luce dell’eterogeneità del materiale conservato. Data l’assoluta mancanza di notizie relative alla provenienza dei singoli pezzi, è stato difficile, a volte impossibile, esporre i reperti seguendo precise coordinate logiche cronologiche. La biblioteca del santuario conserva anche preziose cinquecentine e altri volumi rari, anche questi in fase di catalogazione. Per visite nei giorni feriali è possibile chiamare il numero 0863 610257.