Avezzano. “La politica ad Avezzano è talmente assente che sul tema della pedonalizzazione nessuno riesce a dire una parola. Tutti con le bocche cucite, per carità, dovessero perdere qualche voto. I moderni don Abbondio”. Lo afferma l’ex assessore all’Ambiente del Comune di Avezzano, Crescenzo Presutti, fautore e convinto promotore della chiusura al traffico del centro.
Un intervento che arriva dopo il provvedimento adottato dal commissario Mauro Passerotti con l’ordinanza dirigenziale del 23 settembre. La zona in questione, intorno a Piazza Risorgimento, è tornata accessibile a pedoni e automobili. Gli operai del Comune, hanno ridisegnato delle nuove strisce pedonali per l’attraversamento sulla recentissima pavimentazione e hanno rimosso i blocchi in marmo posti per bloccare il traffico. In particolare, sono stati riaperti al traffico gli incroci, seppure con limitazioni per peso dei veicoli e di velocità, tra Via Corradini, Via Cataldi e Corso della Libertà e tra Via Trieste, Viale Marconi e Via Corradini, le strade centrali di Avezzano.
L’ex assessore però contesta su più punti la decisione. “Il progetto di pedonalizzazione”, sostiene Presutti, “va completato e non stravolto. Peraltro è il Prg che prevede la pedonalizzazione. Il progetto realizzato dall’architetto Giancarlo Cardone è nato per realizzare l’isola pedonale permanente nel centro di Avezzano e non prevedeva il transito delle auto. Questo era stato chiesto ai partecipanti al concorso di idee. Il progetto venne giudicato da una commissione di esperti, successivamente approvato dal consiglio comunale, dalla giunta e ha ricevuto il nullaosta della Sovrintendenza. L’idea di consentire il transito delle auto intende stravolgere il progetto”, conclude, “ma soprattutto ignora tutti questi passaggi amministrativi, disattendendoli. Come è possibile che tutti coloro che hanno approvato questa opera restino in silenzio?”.