Avezzano. Arriva la replica di Gabriele Grande, coordinatore di Rete Popolare Marsica, bersaglio, nei giorni scorsi, con il sindaco Gianni Di Pangrazio e i due nuovi nominati, Alessandra Cerone e Fabrizio Amatilli, di pesanti esternazioni da parte di Gino Di Cicco, ex assessore nella giunta di Gianni Di Pangrazio.
“ Ho appreso con sconcerto di ‘dubbi’ che il signor Gino Di Cicco, ex assessore della Giunta Di Pangrazio, ha espresso, tramite un giornale locale online, sulla nomina di Alessandra Cerone e Fabrizio Amatilli, nonché nei confronti di Rete Popolare Marsica e ancor più marcatamente nei miei confronti . Le sue esternazioni mi giungono tardivamente (segno forse che i dubbi del signor Di Cicco non siano così condivisi, vista la scarsa risonanza?…Al contrario, mi compiaccio che l’appoggio di Rete Popolare Marsica non sia sfuggito al nostro tardivo censore), ma offrono senza dubbio occasione per precisare punti fondamentali.” dichiara senza mezzi termini Gabriele Grande” Esternazioni improvvide, in realtà, ma quanto dichiarato da Gino Di Cicco, ex assessore, revocato in settembre, definisce perfettamente non altri che se stesso. Alessandra Cerone non ha bisogno di difese d’ufficio da alcuno, in quanto il suo operato, la sua figura e le sue qualità, testimoniano per lei; stesso dicasi per Fabrizio Amatilli, ‘accusato’ da Gino Di Cicco di far parte di una famiglia con la quale “ il Comune ha un contenzioso da oltre vent’anni”, per citare le dichiarazioni di Di Cicco. Come se ciò dovesse necessariamente precludere la partecipazione alla vita politica attiva e all’amministrazione, o includere ‘inciuci’ sotterranei di chissà quale genere, tutt’ altro che legali. Quanto a me, sono stato candidato in una lista civica, perché è l’impegno civico quello che mi ha contraddistinto e ispirato sempre, pronto al servizio attivo alla cittadinanza, anche quando ha significato abbracciare programmi più neutri politicamente ma, nel progetto, potenzialmente efficaci per il bene comune. Gino Di Cicco parla di ‘stipendiare’ e ‘illuminato dal messia’, riferendosi al sindaco Gianni Di Pangrazio, delineando nel complesso una concezione della Politica fatta, a quanto pare, di conti per poltrone ambite ( o sfumate?…). Ma se questa è la concezione della Politica che ha Gino Di Cicco, ex consigliere nell’era Floris prima che assessore con Gianni Di Pangrazio, non può – fortunatamente – imputarla anche ad altri, certamente non al sottoscritto o agli aderenti a rete Popolare Marsica. Stiamo assistendo a più di un attacco frontale da parte di certuni, che, passati senza lasciare grandi segni nelle stanze dell’amministrazione, non possono altro che azionare la ‘macchina del fango’, facendo presa forse su una parte di popolazione esasperata dalla crisi e dalle difficoltà che questi tempi durissimi rovesciano sui cittadini, ma senza dubbio non trovando accoglienza alla prova dei fatti. Ritengo che, soprattutto per i tempi che stiamo attraversando, senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e magari un pizzico di sana autocritica siano fondamentali. Così Gino Di Cicco dovrebbe interrogarsi su quello che è stato il suo apporto nel ruolo di assessore,ruolo fondamentale, nel quale poteva agire in modo prezioso. Piuttosto che ‘ricamare’ sulle scelte attuali del sindaco Gianni Di Pangrazio e su quanti, proprio con senso di responsabilità, riconoscendo la validità dell’operato del Primo Cittadino – validità non ‘grazie’, ma ‘nonostante’ certe figure che nel tempo lo hanno affiancato – oggi lo sostengono e si impegnano nel sostenerlo al fine di ben operare per Avezzano e per la Marsica. Conosco il Sindaco da molti anni , riconosco ed apprezzo le sue capacità di amministratore , condivido la politica che sta facendo per il territorio e per Avezzano. Una politica che, ripulita dalle tante falsità seminate dagli avversari che cavalcano l’onda nera di una crisi stringente, che taglia fondi ai Comuni, crea disoccupazione e pone i Sindaci in circostanze e condizioni di ‘emergenza continua’, emergerebbe, come farà, in tutta la sua lungimiranza. Dal microcredito alle scelte di valorizzazione delle varie aree del territorio, ai tanti progetti in essere. Progetti e attività che necessitano dell’apporto di tutte le forze vive.
Proprio per questo fine nasce “Rete Popolare Marsica “, che unisce professionalità e persone provenienti da diversi ambiti e diverse esperienze, accomunati dal senso civico e dalla volontà di mettere al servizio del bene comune quanto ognuno può offrire, senza ‘pagamenti di dazio’, che all’ex assessore piaccia o meno, come già nelle diverse associazioni dalle quali arrivano tanti aderenti al Movimento. Il concetto di ‘ Territorio marsicano al centro’ , deve essere la stella polare a guida dei politici e di tutte le componenti attive marsicane impegnate per la crescita e preservazione della nostra terra. E Avezzano capoluogo combatterà le battaglie per la Marsica con tutti i paesi marsicani,compresi Civitella e Collelongo, citati da Di Cicco quasi con scherno. Io vivo e lavoro ad Avezzano ormai da 27 anni, come tanti avezzanesi ( marsicani) e sì, sono originario di Collelongo, paese marsicano, e sottolineo, al quale torno spesso, in quella Vallelonga nella quale pure esprimo il mio impegno sociale. Lasciamo le beghe e le ‘congiure di Palazzo’ a quanti hanno dimostrato, nei fatti, che sono solo le trite dinamiche del Potere ad interessarli, anche aizzando irresponsabilmente ad hoc una claque che attraverso diversi mezzi denigra e tenta di infangare l’operato degli amministratori, senza entrare nel merito tra l’altro, od offrire alcun progetto alternativo valido: solo, ahi noi, cattivi esempi. Le battaglie che attendono la Marsica e Avezzano, alla luce della crisi che attanaglia il Paese, sono battaglie serie, ed è di persone serie che abbiamo bisogno.”