Tagliacozzo. Niente da fare per il presidio ospedaliero Umberto I di Tagliacozzo al quale il Presidente Marsilio e il suo centrodestra hanno scelto di non riassegnare il codice ministeriale, di declassare a unità semplice dipartimentale la riabilitazione cardiologica polmonare e di chiudere il punto di primo intervento. Così come avvenuto in Commissione, anche in Consiglio Regionale sono stati bocciati tutti gli emendamenti presentati dal Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fedele, finalizzati a salvaguardare gli ospedali di Tagliacozzo e Pescina dalle modifiche previste nella nuova rete ospedaliera. Caduto nel vuoto il suo appello alla coesione.
“Speravo che, almeno in quest’ultima occasione utile, ci fossero spazio per dialogo e ascolto. A nulla sono valse i miei appelli e quelli di tantissimi cittadini, alla fine tutti i consiglieri di maggioranza del territorio hanno votato contro nonostante le tante promesse fatte. Un atteggiamento di arroganza e prepotenza che in questi cinque anni ha caratterizzato il centrodestra sordo alle esigenze dei territori e arroccato sulle proprie posizioni. E poco importa se ci sono migliaia e migliaia di cittadini che chiedono di essere ascoltati. Abbiamo dovuto sentire l’Assessore Verì affermare che questa nuova rete ospedaliera è un vanto e che verrà addirittura presa a modello da altre regioni ma anche che si tratta di un documento glorioso che farà dell’Abruzzo l’apripista per una nuova gestione della sanità. Propaganda, propaganda e solo propaganda, a oltranza e ad ogni occasione utile”, spiega il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fedele, che prosegue “Ma c’è anche di peggio: abbiamo dovuto assistere alle urla, agli sberleffi, agli atteggiamenti maleducati e irridenti di un Presidente di Regione che non conosce la differenza tra una curva da stadio e un luogo istituzionale. Strafottente e aggressivo, sempre con il dito puntato contro i Consiglieri di opposizione la cui unica colpa è stata, ed è, quella di denunciare le gigantesche lacune e contraddizioni di una rete ospedaliera incompleta e insufficiente, presentata con ritardo e fatta approvare a tutti i costi per essere oggetto di campagna elettorale”.
“Riguardo l’ospedale di Tagliacozzo il Presidente Marsilio ha rimproverato coloro che sono scesi in piazza per protestare e chiedere tutele, addirittura accusandoli di mistificare i fatti per tornaconto politico. Nulla di fatto anche per i venti posti letto di lungodegenza dell’ospedale ‘Serafino Rinaldi’ di Pescina che verranno collegati all’ospedale ‘San Salvatore’ dell’Aquila invece che a quello di Avezzano: una chiara scelta di indirizzo politico, quella di rendere il presidio marsicano uno stabilimento di quello aquilano. L’ospedale di Avezzano perde unità operative complesse che producono numeri importanti come, ad esempio, malattie infettive e, per contentino, gli vengono concessi otto posti letto in più, una miseria rispetto alle reali necessità del territorio e rispetto ad altri presidi che viaggiano su numeri molto più elevati. A Sulmona l’ospedale viene previsto come Dea di primo livello solo sulla carta poiché non riceve nessun reale potenziamento. Il punto nascita è tutt’altro che salvo e in cinque anni di battaglie non abbiamo visto nessuno degli interventi che abbiamo richiesto e che oggi vengono vantati pur non esistendo affatto. Castel Di Sangro perde tre unità operative complesse e quattordici posti letto, mentre all’Aquila sono state totalmente disattese e snobbate le richieste dell’Università collegate alle varie scuole di specializzazione attive che non trovano più le discipline di riferimento all’interno del presidio ospedaliero dell’Aquila. Senza parlare, poi, del rapporto sanità pubblica – sanità privata: nella Marsica quasi la metà dei posti letto programmati sono stati concessi al privato. Questi sono i numeri sulla provincia dell’Aquila. Non c’è niente da esultare”, dichiara Fedele.
Infine, l’affondo su Forza Italia. “Dopo il danno anche la beffa per un ordine del giorno inutile, che dal punto di vista normativo non ha alcun tipo di valore, è l’ennesima presa in giro a danno dei cittadini. Nonostante le tante promesse fatte da Angelosante gli emendamenti pro Tagliacozzo e Pescina non sono mai arrivati. O Forza Italia non conta nulla nelle strategie politiche di questo centrodestra e ha piegato la testa di fronte alla strafottenza del Presidente Marsilio e agli ordini di scuderia di Fratelli d’Italia o, evidentemente, c’è stata una scelta consapevole, cioè quella di promettere soluzioni e interventi che non hanno mai avuto intenzione di portare avanti”, conclude Fedele.