Avezzano. Erano accusati di aver dato vita per anni a uno giro di droga e spaccio ad Avezzano e in primo grado erano stati condannati. Si tratta dell’operazione boomerang, nata per debellare un’attività di spaccio nei punti di aggregazione di Avezzano e della Marsica che aveva portato a una rete per rifornire tossicodipendenti di tutte le età. Dopo 18 anni di fasi processuali e dopo una doppia condanna in primo grado, la corte d’appello dell’Aquila, con il collegio presieduto dal giudice Aldo Manfredi, ha ridotto la pena per uno di loro e ha assolto l’altro per diversi capi di imputazione. Si tratta di Giuseppe Faenza, 42 anni, di Avezzano, è stato condannato a tre anni di reclusione mentre Ilio Di Renzo (59) di Lecce nei Marsi è stato assolto.
In primo grado il primo era stato condannato a sette anni di reclusione e il secondo a sei. Furono arrestati nel corso dell’operazione “Boomerang” del 1999, insieme ad altre sette persone, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina. Le indagini degli agenti del commissariato di Avezzano erano basate principalmente sulle intercettazioni telefoniche e ambientali, ma anche sui riscontri e sulle verifiche di quanto veniva detto nelle conversazioni. Ai due erano contestati diversi episodi di spaccio, in particolare a Faenza. Proprio quest’ultimo, difeso dall’avvocato Emilio Amiconi, aveva a carico una trentina di capi di imputazione. Per molti casi sono stati assolti perché il fatto non sussiste.