Pescina. Il Meetup Pescina 5 Stelle interviene in merito al completamento della casa natia di Ignazio Silone e degli Itinerari Parchi Letterari. Una figura dimenticata e sconosciuta alle nuove generazioni, era il cosiddetto banditore, che percorreva tutte le vie di Pescina e con la trombetta richiamava l’attenzione per comunicare a tutti i concittadini eventi, ricorrenze, feste civili e religiose.
“In questi tempi moderni”, spiegano gli attivisti, “si informano i cittadini con quotidiani comunicati che riportano a caratteri cubitali i roboanti annunci dell’amministrazione comunale Pescinese “Un susseguirsi di Opere Pubbliche”, creazioni di “Itinerari Parchi Letterari del Giovenco” e “Completamento e recupero integrale casa natale di Ignazio Silone”. Il tutto con strabilianti importi in euro, come una benefica pioggia milionaria di euro che si abbatterà sugli inconsapevoli cittadini pescinesi grazie alla lotteria regionale del Masterplan, con tanti ringraziamenti alla dea dispensatrice, non proprio bendata.
Solo che dietro queste profetiche benevolenze si celano, purtroppo per noi, sentenze legali con blocco di procedimenti e oneri a carico dei cittadini di Pescina per la compensazione delle spese di giudizio da corrispondere a noto avvocato e amministratore avezzanese, per la difesa del Sindaco pro tempore del Comune di Pescina, nel ricorso al TAR presentato dalla ditta ricorrente e che ha portato all’annullamento della determinazione del Comune di Pescina n. 58/185 del 27.4.2018, che aggiudicava in favore di altra ditta i lavori di ristrutturazione della casa natia “Ignazio Silone” per un importo lavori di € 760.473,57.
Ultimo dei silenziosi e non comunicabili dietrofront dell’amministrazione comunale è la determina n. 49 del 30/11/2018 a contrarre Masterplan Abruzzo relativo all’annullamento in autotutela del procedimento per il completamento della casa natale Ignazio Silone e degli itinerari parchi letterari. Sembra quasi a voler dire “abbiamo perso tempo, soldi, voce e faccia, ma non diciamolo in giro, che già lo pensano in tanti a Pescina”. Bei tempi gioiosi, spensierati e sinceri quando all’annullo e al rinvio di ricorrenze e feste il banditore girava tutta Pescina e con uno squillo di trombetta avvisava a urlando per farsi ascoltare da tutti: “Chi ha ammassat smassess! Chi ha cucinat scuciness, ch la festa è stata rammessa”.