Celano. Finito il restauro dell’unico affresco celanese dedicato ai Santi Martiri protettori della città, ma è già polemica. L’intervento, infatti, secondo il parroco, ma anche per i fedeli, non può terminare senza un ulteriore lavoro più radicale. L’opera era stata cstato scoperta a giugno per puro un caso durante i lavori di ristrutturazione della chiesa di San Giovanni e della sagrestia. si tratta di un trittico del 1400 che raffigura le fasi del martirio dei tre santi originari della Borgogna ha riportato agli antichi splendori parte dell’opera, definita una scoperta sensazionale che arricchisce il patrimonio artistico marsicano. Però alcune zona completamente mancanti rendono l’affresco incompleto. Per il parroco, don Claudio Ranieri, responsabile regionale della Cei per i beni culturali, «parlare di restauri di opere d’arte è sempre un tema di difficile soluzione. Basti pensare agli accesi dibattiti che hanno interessato il restauro del Cenacolo del Da Vinci o la Cappella Sistina di Michelangelo. Nel caso degli affreschi di Celano io parlerei di una pausa di riflessione. Per la Soprintendenza sembra che il lavoro sia terminato anche se non c’è una certificazione ufficiale, ma la cornice dell’affresco, che ha subito gravi danni, e che ha scarsa motivazione estetica, avrebbe bisogno di un intervento molto più radicale perché le “picconature” sono molto rilevanti». Per il religioso è «una ragione di non poco conto perché va riferita anche all’aspetto devozionale dell’opera». In sostanza, per il sacerdote, quando si parla di arte sacra va messo in rilievo non solo l’aspetto artistico, che ha il suo incontestabile valore, ma anche la valenza devozionale. Infatti da quando è venuto alla luce l’affresco la sagrestia è la “Cappella” dei Santi Martiri sono divenute luogo di culto e di devozione. Ma le grosse chiazze lasciate incomplete dal restauro rendono l’opera incompleta e andrebbero restaurate secondo il sacerdote.