L’Aquila. Marsilio ci ricasca e perde la pazienza di nuovo con un giornalista. Le telecamere della trasmissione d’inchiesta della Rai hanno fatto visita al presidente della Regione interrogandosi sui test rapidi e lui risponde così: “A differenza di Bolzano facciamo il tampone molecolare di conferma ai positivi e non tutti lo risultano. Abbiamo trovato 38 falsi positivi su 319. Di 79 ancora dobbiamo avere il referto”.
“Per interrompere la catena dei contagi, bisogna farlo in modo efficace, questo sistema non sembra efficace”, afferma il giornalista e subito l’atteggiamento di Marsilio si pone altezzoso e sulla difensiva: “le sembra inutile trovare 250 persone positive? Io non devo far pubblicazione sull’Ansa”.
Mentre dall’altra parte, esperti nel settore, il dottor Andrea Crisanti, uno degli scienziati che è stato molto vicino al governatore Zaia per gestire il tracciamento dei contagi in Veneto afferma: “Con un test rapido, effettuato una singola volta, che ha una sensibilità del 70%, su 1000 persone infette 300 non le troviamo e dopo dieci giorni ritorniamo al punto di prima”.
Altro versante debole della gestione dell’epidemia in provincia dell’Aquila è stata la mancanza dei reagenti. Più volte è stata trattata la problematica dell’unico macchinario in provincia dell’Aquila e ci si chiede, nel servizio, se ciò ha inciso sui contagi.
Marsilio beve un po’ d’acqua e risponde al giornalista: “No. Se i mille tamponi che servono all’Aquila si fanno processare a Teramo non cambia niente. Lasci perdere le stupidaggini riferendosi ai medici del territorio). Il referto non cambia se viene fatto per mail ad Avezzano, all’Aquila o a Teramo o a Roma”. Ma il giornalista incalza spiegando che per portarlo a Teramo ci vuole del tempo. “Per portare il tampone a Teramo ci vuole mezz’ora”, risponde Marslio, “il tempo che ci mettono. Non c’è una persona in provincia dell’Aquila o in tutto l’Abruzzo che non gli sia stato eseguito il tampone molecolare se gli viene prescritto dal medico”, aggiunge Marsilio sbattendo la mano sul tavolo, “o rispetta che quello che dico è la verità dei fatti o è inutile che discutiamo”. Al contrario, il dottor Luciano Lippa, medico di base di Avezzano, intervistato dal giornalista, ammette che “la Asl non è riuscita a garantire tamponi per tutti”.