Avezzano. Boom di prestazione al nuovo reaprto di emodinamica dell’ospedale di Avezzano. Dall’istituzione del laboratorio, avvenuta a dicembre, sono state eseguite 115 procedure diagnostiche (coronografia e cateterismo cardiaco). Di questi pazienti, 68 hanno fatto un angioplastica coronarica, 10 ricoverati in cardiochirurgia per l’intervento di byapass, 18 per correzione di valvolopatia e 19 non hanno avuto bisogno di interventi. In sostanza il 60 per cento ha subito una procedura di angioplastica, il 24 è stato inviato in cardiochirurgia per un intervento. Il servizio è diretto dal dottor Enrico Romagnoli e viene svolto nell’ambito dell’Unità operativa complessa di cardiologia guidata da Raniero Di Giovambattista. Il reparto svolge sia attività diagnostica (valutazione ed entità delle lesioni nelle arterie coronarie) sia terapeutica (disostruzione dei vasi coronarici mediante l’inserimento di un “palloncino” che dilata i restringimenti e le occlusioni delle arterie). Quindi serve sia a salvare la vita, negli orari in cui è in funzione, sia per interventi programmati. Prima i pazienti erano costretti a rivolgersi in strutture fuori provincia, ora ciò accade solo durante un’emergenza quando, ad esempio, in caso di un infarto l’emodinamica è in orario di chiusura. Il servizio fa fronte a un bacino di utenza molto vasto che comprende tutta la Marsica, l’area Peligno-Sangrina e alcune zone delle provincie vicine. Prima, oltre cinquecento pazienti ogni anno erano costretti a rivolgersi altrove. Ora il servizio potrà ridurre in modo significativo i tempi di intervento che rappresentano il più importante fattore nell’efficacia dei trattamenti. Basti pensare che l’infarto è la prima causa di mortalità nei paesi industrializzati. I risultati ottenuti dall’emodinamica moderna permettono di offrire nuove possibilità per salvare la vita a chi non ha ancora manifestato i sintomi dell’infarto pur avendone in atto le cause prime. La Asl ha infine studiato, alla luce del nuovo reparto di emodinamica, anche un percorso di riabilitazione dei pazienti che può avvenire grazie al reparto di cardiologia riabilitativa dell’ospedale di Tagliacozzo diretto dal primario Leonello Guarracini. Nonostante la controversa decisione della Asl di trasformare la struttura da unità complessa a semplice dipartimentale, il reparto di riabilitazione, unico in Abruzzo, viene definito dal manager, Giancarlo Silveri, «fondamentale per il territorio della Asl e della Regione» proprio perché chiude quel percorso terapeutico che riporta chi è colpito da infarto o da gravi patologie cardiache a riprendere una vita perfettamente normale. In tal modo i pazienti vengono seguiti dalla manifestazione della patologia, nella fase di emergenza, come può essere l’infarto, fino alla guarigione.