Avezzano. Una corsa di 80 chilometri con il paziente colpito da infarto nell’ambulanza e che va in arresto cardiaco durante il tragitto. E’ quello che ha dovuto fare una equipe del 118 a causa della chiusura a giorni alterni del reparto di emodinamica di Avezzano. Il paziente M.F., 70 anni, pensionato di Morino, è salvo per miracolo e solo grazie alla caparbietà e alla professionalità di una equipe medica costretta a farsi circa 80 chilometri di strada per ricoverare un paziente colpito da infarto. Nella Marsica per non rischiare troppo bisogna avere un infarto o una ischemia nella giornata giusta. Non è stato cosi fortunato un pensionato della Valle Roveto che nel tragitto ha rischiato di perdere la vita visto che è anche andato in arresto cardiaco. A salvarlo il 118, con un’ambulanza su cui si trovava il medico Tobia Luccitti, l’infermiera Alessandra Danese infermiera e l’autista Fernando Giuliani, per la croce verde di Civitella.
L’ambulanza è partita dopo la chiamata in codice rosso per a Morino. Arrivati sul posto, il medico ha monitorizzato il paziente e fatto diagnosi di infarto acuto. Dopo averlo stabilizzato decidiamo di trasferire l’uomo all’Aquila per un’angioplastica dinamica entro la prima ora. Durante il trasporto le condizioni si sono aggravate e prima di arrivare all’ospedale l’uomo è andato in arresto cardiocircolatorio. L’equipe alla terza scarica è riuscita a rianimare l’uomo di Morino. Poi arrivati all’Aquila il paziente è stato ricoverato all’Utic in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. Se l’ambulanza fosse passata per Avezzano prima di andare all’Aquila forse il paziente oggi non sarebbe in vita.