Avezzano. All’indomani dell’incontro in Comune dopo i casi della chiusura di Urologia di Avezzano e dopo la lettera di undici medici del pronto soccorso al Ministro per lo stato di collasso del reparto, intervengono i sindacati. “La Cisl”, afferma il responsabile territoriale, Giuseppe Capoccitti, “ha espresso al sindaco, tutte le preoccupazioni per come la carenza dei medici e di tutto il personale compreso infermieri ed oss del pronto soccorso comporta come denunciato dagli stessi “che questa situazione di stress lavorativo aumenta in maniera esponenziale anche il rischio di errori diagnostico e terapeutico”. Come cittadino sono molto preoccupato.
“Noi, come Cisl”, continua Capoccitti, “non siamo affatto rassicurati dalla risposta che il direttore generale ha dato alla stampa e cioè che la Regione ha autorizzato l’assunzione di cinque medici poiché i medici in questione eventualmente andrebbero a coprire tutti i pronto soccorsi della Asl e non solo quello di Avezzano. L’altro dato da sottolineare è che per assumere personale occorre attuare la procedura del concorso o dell’avviso pubblico e ciò comporta tempi biblici che per l’attuale emergenza nel pronto soccorso di Avezzano non risolverebbe il problema, senza dimenticare che per tutto ciò, occorre che vi sia una copertura finanziaria che forse o senza forse non esiste.
La Cisl non crede più alle promesse, poiché ricorda bene quando nel mese di Giugno in un incontro tenutosi all’Aquila con l’assessore alla sanità Paolucci veniva assicurato alla parte sindacale un impegno di due milioni di euro per la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila per consentire i concorsi pubblici è superfluo dire che tale impegno è stato disatteso. Altro problema che la Cisl ha sottolineato al sindaco è che un medico venga impiegato fisso nel reparto di Osservazione breve (Obi) dove al momento per l’occorrenza interviene il medico del pronto soccorso che non sempre può essere disponibile.
La Cisl tra i tanti temi toccati ha parlato anche del Triage e che per evitare inutili affollamenti al Pronto soccorso venga rispettato il protocollo che prevede il pagamento delle prestazioni per i codici verdi e bianchi.
Nell’incontro con il sindaco sono stati ribaditi tutti i problemi della sanità della nostra Asl, ma è chiaro che chi deve affrontare e risolvere i tanti problemi che affliggono la nostra sanità devono essere soprattutto gli organismi preposti e cioè la Regione Abruzzo e il direttore generale della Asl”.
“La Fp Cgil, in un ottica propositiva”, affermano Francesco Marrelli, Anthony Pasqualone, Angela Ciccone della segreteria provinciale, “ha affrontato alcune tematiche e, tra queste, il rimborso per la spesa farmaceutica per i farmaci innovativi ed il reperimento delle risorse necessarie alla stabilizzazione del personale precario, che ricordiamo essere ad oggi pari a circa 400 lavoratori contro i 636 posti vacanti in dotazione organica.Facendo riferimento alla riduzione della spesa farmaceutica, la scrivente O.S. ha ricordato che la Legge 190/2014, ha istituito un “fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l’acquisto dei medicinali innovativi, al quale fino ad oggi la Regione Abruzzo non ha fatto ricorso. La stessa previsione normativa è confermata dalla Legge di Bilancio 2017 con la quale vengono stanziati 500 milioni di € per l’acquisto di medicinali innovativi ed ulteriori 500 milioni per l’acquisto di farmaci oncologici innovativi.
In più”, sottolineano, “a decorrere dall’anno 2017 è prevista una specifica finalizzazione, pari a 75 milioni di euro per l’anno in corso e a 150 milioni di euro per l’anno 2018, per il concorso al rimborso alle regioni per gli oneri derivanti dai processi di assunzione e stabilizzazione del personale del Servizio sanitario nazionale, previa predisposizione di “un piano concernente il fabbisogno di personale”, al fine di garantire il rispetto delle disposizioni dell’Unione europea in materia di articolazione dell’orario di lavoro.
Anche su tale disposizione della Legge di Stabilità la Regione Abruzzo tace.
Torniamo a ribadire” aggiungono i sindacalisti, “che, anche le assunzioni di personale medico dichiarate in questi giorni da parte del Direttore Generale, sui quali si è scatenata una corsa sfrenata al reperimento, altro non sono che la parziale sostituzione del personale cessato dal servizio e che non risultano essere sufficienti a coprire la carenza presente oggi in Asl.
Un dato per tutti: i posti previsti in dotazione organica per i dirigenti medici è pari a 778 unità di cui coperti al 31 dicembre 2016 numero 622 con relativi posti vacanti pari a 156 unità.
Dagli atti assunti dalla Regione Abruzzo e dal direttore generale ad oggi risultano persi altri 100 posti di lavoro. Tale perdita è dovuta ad un blocco del turnover pari all’80% del personale cessato, conseguenza diretta del contenimento e riduzione della spesa per il personale. Per le motivazioni sopra esposte”, concludono, “La Cgil ha ricordato al Sindaco di Avezzano di aver proclamato lo stato di agitazione del personale per effetto del quale è previsto a breve uno specifico incontro con il Prefetto della Provincia dell’Aquila al quale il Sindaco stesso ha dichiarato la propria disponibilità a partecipare”.