Avezzano. Si è tenuta ieri una conferenza stampa ad Avezzano del Coordinatore nazionale de Il Popolo della Famiglia, Mirko De Carli, la coordinatrice regionale Francesca Marzoli e del coordinatore regionale del partito di Popolari per l’Italia, Roberto Assenti, per invitare coloro che erano candidati, iscritti e simpatizzanti a votare e far votare nella provincia de L’Aquila, Massimo Verrecchia, candidato nella lista di Fratelli d’Italia. I due partiti avevano composto insieme una lista a sostegno del candidato Presidente del centrodestra Marco Marsilio ma poi è stata esclusa per motivi tecnici, da qui l’appello a votare Massimo Verrecchia.
Per noi Massimo Verrecchia – ha dichiarato De Carli – rappresenta il miglior candidato che può rappresent are anche i nostri valori e le nostre istanze nella Regione Abruzzo e siamo certi che anche con il nostro supporto potrà senz’altro ottenere il miglior risultato.” Un appello non da poco considerata la loro presenza sul territorio, un appoggio a Verrecchia che si aggiunge a quello di un’altro movimento, Energie per l’Italia di Stefano Parise che con il coordinatore regionale, l’avvocato Paolo Arquilla, lo ha già manifestato la scorsa settimana. Il Popolo della Famiglia, con il suo Presidente, Mario Adinolfi, investe sul valore della famiglia, sui giovani e sul lavoro, cioè sul futuro, partendo dal riconoscimento del ruolo decisivo della donna madre proponendo a tal proposito l’istituzione del reddito di maternità (1.000 euro al mese di indennità per le donne italiane che decideranno di dedicarsi in via esclusiva alla cura dei figli). La proposta prevede che la donna otterrà una indennità per i primi otto anni di vita del figlio, in assenza di altri redditi o impegni lavorativi, scegliendo dunque di dedicarsi in via esclusiva alla condizione di madre lavoratrice nell’ambito familiare con particolare riguardo alla cura dei figli. Il Popolo della Famiglia poi si sta occupando dell’aumento degli assegni familiari, la riforma fiscale detta del “quoziente familiare”, l’incremento dei fondi per i 3.8 milioni di disabili italiani ormai pressoché totalmente a carico della famiglia.